E’ la Juve meno irresistibile e meno forte dell’ultimo decennio, ma batterla sarebbe sempre una impresa ed un risultato di grande prestigio e, soprattutto, di vitale importanza per la classifica.
La Salernitana non ha meno problemi dei bianconeri, né dispone di risorse tecniche e fisiche straripanti. Tuttavia, quella di stasera potrebbe essere la gara meno impossibile del ciclo che propone in rapida serie Milan, Fiorentina ed Inter, prima della chiusura ad Udine.
In attesa che sia ultimato il tunnel che immette al centro del prato dell’Arechi, alla Salernitana tre punti stasera servirebbero tantissimo per vedere un po’ di luce in fondo ad una galleria lunga sei mesi e che è stata chiamata “trust”.
Si gioca stasera in un Arechi ai limiti della capienza consentita, in cui ad unire le due fedi calcistiche provvederà il ricordo del dolce Andrea Fortunato.
Ed all’orizzonte, per la Salernitana c’è già la trasferta di sabato in casa di Ibra e dell’ex Pioli e la scadenza del 5 dicembre (domenica prossima, ndr) a cui si guarda con un misto di ansia e fiducia per conoscere il destino della società.
La luce in fondo al trust: sarebbe questa la vittoria più bella. Stasera, però, si dovrà provare a battere la Juve di Allegri. In fondo, la tradizione con i bianconeri è favorevole: al Vestuti come all’Arechi la squadra torinese non ha mai segnato in casa della Salernitana in gare di campionato. Ed una volta ha pure perso.
Marco Di Vaio aspetta il suo erede. L’impresa è ardua, ma val la pena affrontarla con lo spirito giusto.
Per non restare in quel maledetto tunnel.