In vista di Salernitana-Inter di questa sera, chiediamo lumi per quanto riguarda l’ambiente interista a Simona Castellano. Dottoressa di ricerca, attualmente borsista di ricerca presso l’Università degli Studi di Salerno, Simona Castellano si occupa di sociologia della cultura sportiva e mediologia e sport ed è giornalista pubblicista, in passato redattrice per testate online in orbita Inter.
Ciao Simona. Allora, che Inter vedremo questa sera all’Arechi?
“Ciao. Allora, stasera vedremo all’Arechi un’Inter sicuramente propositiva, carica per le ultime vittorie ottenute in campionato e per la vetta della classifica, ma anche per il bel gioco espresso nelle ultime gare. La difesa nerazzurra è sempre più solida. Il centrocampo vanta giocatori divenuti ormai imprescindibili per il gioco nerazzurro come Brozovic, Barella e un riscoperto Calhanoglu. Perisic, poi, sembra essere rinato rispetto a qualche stagione fa. In attacco Lautaro sembra aver ritrovato la condizione dei tempi migliori e con il suo compagno di reparto, Dzeko, può essere davvero letale. L’Inter dovrà però essere brava a non sprecare le occasioni che le si presenteranno, fin dai primi minuti di gioco. Inoltre, non dovrà commettere l’errore di sottovalutare l’avversaria, perché occorre tener presente che la Salernitana ha bisogno di far punti per puntare alla salvezza e in casa, con la spinta del pubblico e per provare a riscattarsi da deludenti risultati, non mollerà facilmente“.
La squadra di Inzaghi si è nuovamente issata in vetta alla classifica. Ritieni che sarà difficile scalzarla e quali avversarie temi di più per lo scudetto?
“Nonostante i giocatori persi quest’estate (Lukaku, Hakimi e purtroppo anche Eriksen), la società è riuscita a mettere insieme un bel gruppo e Inzaghi è stato bravo a compattarlo e a gestirlo in maniera ottimale nella sua totalità, quindi compresi i giocatori “non titolarissimi”. Il tecnico nerazzurro ha inoltre rilanciato alcuni giocatori come Darmian, Dimarco, Calhanoglu, ecc., responsabilizzandoli e rendendoli pedine importanti nell’economia della squadra. Il campionato fin qui, soprattutto per le prime posizioni, sembra davvero entusiasmante: abbiamo al momento quattro squadre in pochi punti. Ad oggi forse l’Inter è la favorita poiché ha vinto il titolo lo scorso anno, ma fondamentale sarà il girone di ritorno: la squadra di Inzaghi dovrà evitare passi falsi, come a volte è accaduto in passato, e dovrà esser brava a superare le insidie, soprattutto su campi difficili, come potranno essere quelli delle squadre che si giocheranno la salvezza. Tra tutte le pretendenti temo maggiormente il Milan, che mi sembra la squadra più pronta, ma Atalanta e Napoli credo continueranno a star lì: entrambe, però, forse dovranno fare un definitivo salto di qualità se vorranno davvero ambire, anche nei prossimi anni, alla vittoria dello scudetto“.
Invece, quante possibilità vedi per l’Inter in Europa?
“Lo scenario europeo è certamente differente rispetto a quello italiano. Negli ultimi anni – ben dieci – l’Inter non aveva mai superato la fase a gironi, in stagioni in cui si erano registrati tanti alti e bassi. Nell’estate del 2020, poi, sotto la guida di Antonio Conte è arrivata in finale di Europa League, ma il palcoscenico della Champions è diverso. La conquista degli ottavi di finale rappresenta già un piccolo passo in più verso quel prestigio che l’Inter per storia e tradizione deve assolutamente raggiungere. Con le buone basi gettate negli ultimi anni penso che l’Inter sarà autrice di prestazioni all’altezza e farà di tutto per giocarsela con il Liverpool, ma è necessario avere i piedi ben piantati a terra e riconoscere il valore di una squadra come quella di Klopp e soprattutto l’esperienza conquistata in questi anni a livello europeo. I nerazzurri hanno sicuramente beccato ai sorteggi – i secondi (ride, ndr) – un’avversaria tosta, ma non si arrenderanno facilmente“.
Salernitana, un campionato disastroso. Solo colpa della questione societaria?
“La Salernitana, purtroppo, fin qui ha condotto una prima parte di campionato al di sotto delle aspettative, che poi sono le aspettative alimentate dal desiderio di un’intera città che per anni ha agognato e inseguito questa promozione, dopo aver sofferto tanto. Sicuramente da neopromossa non ci si aspettava che fosse tra le prime dieci dopo il girone di andata, ma i tifosi credo avrebbero voluto vedere qualcosa in più a livello di gioco e credo avrebbero voluto qualcosa in più dai singoli calciatori e soprattutto da quelli acquistati nell’ultima finestra di mercato. Credo, però, che la questione societaria abbia inciso in qualche modo, nel senso che probabilmente ha avuto un ruolo nella programmazione che è stata fatta a inizio stagione, nella campagna acquisti, ecc. La questione societaria avrebbe dovuto essere risolta prima dell’inizio del campionato, garantendo alla squadra qualche certezza in più, ma anche la giusta serenità per disputare un campionato di Serie A come dicevo prima bramato per anni. In questo preciso momento le incertezze societarie sicuramente non stanno facendo bene alla squadra“.
Come credi che andrà a finire la vicenda legata alla società? Salernitana-Inter rischia di essere l’ultima partita della storia assoluta dei granata?
“Voglio essere ottimista: non credo che quella con l’Inter sarà l’ultima partita della Salernitana; penso che si farà di tutto per salvare la società. I tifosi, tra i migliori pubblici della Serie A quanto a presenza, calore e tifo, meritano che la questione venga risolta quanto prima, nelle modalità stabilite e, soprattutto, meritano anche una seconda parte di campionato disputata dalla squadra in maniera dignitosa“.
Cosa dovrebbe accadere affinché l’Inter non rispetti il pronostico questa sera?
“L’Inter sicuramente proverà a chiudere la partita il prima possibile, esprimendo lo stesso gioco visto per esempio con il Cagliari (altra squadra che si giocherà la salvezza, come la Salernitana), puntando quindi a vincere e a mantenere la vetta della classifica. Il calcio però è bello anche perché è imprevedibile e le partite possono cambiare in pochi minuti, magari a causa di qualche errore difensivo o un tiro spettacolare da fuori area, imprendibile“.
In conclusione, un calciatore potenzialmente decisivo per parte.
“Visto il momento che sta attraversando, per l’Inter dico Calhanoglu. Per la Salernitana potrebbe essere decisivo Ribery (che in casa nerazzurra già conoscono bene)“.