Tinte nerazzurre scelte per colorare il titolo di “Campioni d’Inverno”, poiché sul trono è la squadra di Inzaghi a sedersi nuovamente.
Prima della sosta, un ultimo turno da vivere, partendo dal Friuli fino al “Maradona”.
Reduce da un poker in trasferta, i bianconeri ospitano i granata feriti da vicende societarie.
Fatica ad esserci una fiducia, ma il calcio a volte innesca magie inaspettate, e chissà se una boccata d’ossigeno potrà concretizzarsi in questa gara ostica.
La Signora tra le mura casalinghe, nuovamente contro una squadra rossoblù, vogliosa di scartare i regali senza collezionare delusioni.
Grifone che vuol volare ma non riesce, e Dea a tratti splendente e a tratti deludente.
Curve e rettilinei percorsi a ritmi elevati, perché ci aspettiamo un ritmo scoppiettante per un grande spettacolo.
Vola la Lazio finalmente, verso la laguna dove innescare prove di continuità.
D’altronde la costanza è l’alleato migliore, per chi ha voglia di diventare grande e non essere una semplice comparsa.
Il tempio dei “nero verdi”, il pareggio del Franchi e una nuova battaglia sul prato del Mapei.
Arriva Sinisa reduce da una sconfitta, con l’idea di volersi regalare una gioia, da distribuire ai propri tifosi, sotto l’albero rossoblù di tutti i bolognesi.
Lo scettro arriva alla “Scala del Calcio”, insieme ad un Toro che grazie a Pobega ha rialzato la testa.
Pronostici mai scontati, Juric studia e tenta lo sgambetto, con possibili scenari da riaprire per rendere, questo campionato ancora più bello.
In grande forma entrambe, allo Stadio Olimpico l’incrocio tra giallorossi e blucerchiati che ricordano spettri, di uno scudetto sfumato grazie alla vittoria di quella famosa Sampdoria.
Alzare la testa per non perdere il treno, ma di fronte Italiano e il ciclone Vlahović.
Trascinare, correre e vincere, sono questi i verbi pronunciati da Tudor ai suoi, con l’imperativo di vincere senza nessuna alternativa.
Al “Castellani” un diavolo rossonero, imbufalito per lo stop in casa e carico di riscatto, per inseguire il sogno di tingere con altri colori, uno scudetto che manca da troppo tempo.
Linfa milanese che ha fatto bene al Napoli, in casa al “Maradona” contro gli aquilotti spezzini.
Goleada o non, umiltà è ciò che serve agli uomini di Spalletti, volando basso e lavorando sodo per vincere.