La 2/a puntata del racconto del 2021 della Salernitana. Oggi ci concentriamo sui mesi di aprile, maggio e giugno.
APRILE – Il mese di aprile della Salernitana incomincia il 2 con lo scontro diretto del “Via del Mare” contro il Lecce. La partita non ha storia. I giallorossi di Corini dominano e battono i granata 2-0 grazie ai gol di Pettinari e Maggio. Il riscatto è immediato. Il 5 aprile, i granata hanno la meglio sul Frosinone per 1-0 grazie a una splendida prodezza di Cicerelli, autore di un gran tiro a giro. Il 10 aprile, Salernitana di scena sul campo del fanalino di coda Virtus Entella. Gara da non sbagliare e gli uomini di Castori non la sbagliano, vincendo 3-0 grazie alle reti di Veseli, Bogdan e Tutino. Il 17 aprile, la gara della svolta. La Salernitana ospita il Venezia, in un’altra partita fondamentale per la corsa alla A. I lagunari, al 90′, sono in vantaggio per 1-0 per effetto del gol di Maleh. Ma, nel corso dei cinque minuti di recupero, i granata ribaltano tutto con la doppietta di Cedric Gondo. Una vittoria che porta la Salernitana al terzo posto con 60 punti, a -1 dal Lecce secondo in classifica.
MAGGIO – Dopo la sosta, il campionato riprende l’1 maggio con un altro scontro diretto in chiave promozione. La Salernitana ospita all’Arechi il Monza. C’è grande attesa, ma i brianzoli gelano l’ambiente vincendo per 3-1. Non basta il pareggio di Gondo al vantaggio biancorosso di Frattesi perché, nel finale di gara, in casa Monza si risveglia l’oggetto misterioso Mario Balotelli. L’ex interista mette a referto una doppietta che consente ai lombardi di accaparrarsi i 3 punti. Il 4 maggio, al “Teghil” di Lignano Sabbiadoro, avviene l’impensabile. Pordenone e Salernitana si trovano sull’1-1, per effetto dei gol di Gondo per i granata e di Misuraca per i Ramarri, quando al 94′ Barison frana in area su Tutino. Calcio di rigore per la Salernitana ed è lo stesso attaccante scuola Napoli a trasformarlo, regalando 3 punti di platino alla Bersagliera. A 180 minuti dalla fine, i granata sono secondi da soli poiché, contemporaneamente, Monza-Lecce termina 1-0 e la squadra di Castori può operare il doppio sorpasso. 180 minuti finali che iniziano il 7 maggio, con la Salernitana che ospita l’Empoli già promosso. La differenza di motivazioni è evidente e i granata si impongono per 2-0 con le reti di Bogdan e André Anderson. 3 giorni dopo, la partita decisiva. Il 10 maggio, all'”Adriatico-Cornacchia” contro un Pescara già retrocesso, la Salernitana si gioca il ritorno in Serie A dopo 22 anni di assenza. La tensione si taglia a fette. Il primo tempo termina 0-0, ma al 67′ la Salernitana la sblocca con un rigore di André Anderson. In quindici minuti, i granata la chiudono andando in gol prima con Casasola e poi Tutino. Triplice fischio del signor Prontera di Bologna, Pescara-Salernitana termina 0-3, la Bersagliera è promossa in Serie A. A Salerno scoppia la festa che però viene guastata dal tragico incidente che costa la vita al tifoso granata Loris Dal Campo. E scoppia anche la grana multiproprietà. Nella festa all’Arechi dell’11 maggio nella quale il presidente della Lega B Balata consegna alla squadra il trofeo per il successo del campionato, Lotito afferma che la Salernitana in A avrà una squadra competitiva mentre la moglie Cristina Mezzaroma dichiara che “suo figlio Enrico rimarrà al timone ancora per un mese, poi ci sarà una nuova proprietà“. Ma Marco Mezzaroma, per completare il terzetto delle dichiarazioni, lascia intendere che non si farà “espropriare” la Salernitana. Si comincia a ventilare l’ipotesi trust per ovviare all’articolo 16 bis delle NOIF che impediscono a due squadre relative allo stesso proprietario di partecipare allo stesso campionato. Il 17 maggio, però, ai margini del Consiglio Federale, il presidente federale Gravina è perentorio: vi è tempo fino al 25 giugno per risolvere la grana, altrimenti la Salernitana non si iscriverà al campionato di Serie A.
GIUGNO – La gioia per la promozione è durata pochissimo. Giugno per i tifosi della Salernitana è un mese di ansie e patemi d’animo, dato che si teme di non potersi iscrivere al campionato. Il 15 giugno, a 10 giorni dalla “deadline” imposta dalla Federazione, il presidente della FIGC Gravina apre all’ipotesi trust purché rispetti “paletti severi”. Passano i giorni, ma niente di concreto accade. A Salerno comincia a serpeggiare una forte delusione, tant’è vero che in alcune zone della città vengono tolti i vessilli della promozione. Nella serata del 25 giugno, la Salernitana annuncia che Lotito e Mezzaroma hanno trasferito le proprie quote nel trust “Salernitana 2021” e che Ugo Marchetti, generale della Guardia di Finanza in pensione, è il nuovo amministratore delegato. Tutto finito? Neanche per sogno. Il 29 giugno, la FIGC boccia il trust e concede tempo fino al 3 luglio per correggerlo. E l’ansia torna a far capolino a Salerno.