Dopo un grazie l’allungo, doveroso per via di gol pesanti, perché tante squadre in questo turno, hanno saputo approfittare dei passi falsi.
Caputo illude i blucerchiati, e la Doria subisce una rimonta granata.
Singo e Praet come una sentenza per una panchina, perché D’Aversa dà il cambio ad una vecchia conoscenza: “Giampaolo”.
Aria nuova ma tanto lavoro a Salerno, nonostante una sconfitta sonora contro i laziali, autori anche di una perla da gustare all’infinito.
Sabatini e le sue idee chiare, una città unita per un sogno da inseguire, perché la lettera A dovrà essere il lieto fine.
A Venaria Reale, un gol e un’occhiataccia che non piace a nessuno, verso la tribuna dove qualcuno mormora.
Weston McKennie la chiude e consegna i 3 punti alla Signora, con una marea di polemiche per il suo numero 10.
Gran calcio, ancora una volta con due favolose formazioni, in un incrocio di colori al “Mapei”.
Uno, due… tre gol di Barak fanno volare Tudor, verso obiettivi chiari e precisi, per far sognare una piazza che attende le grandi gioie.
Il solito calcio, i soliti sorrisi dei ragazzi con l’uniforme blu, in laguna con Zurkowski che porta in vantaggio l’Empoli.
Il ritorno di Nani, la classe di un giocatore senza tempo, micidiale e decisivo, per il pareggio di Okereke che fa scoppiare tutta Venezia.
L’ultimo arrivato, dal dischetto come un vero specialista, diventando eroe cittadino di una squadra che non molla mai.
Certezze portoghesi per Mou, in attesa del recupero di alcuni guerrieri, perché Roma non si accontenta della mediocrità.
Grande calcio ma 0 gol, protagonisti entrambi i portieri, con un velo di polemiche per un episodio dubbio.
Arriva un tweet da Napoli, da interpretare come vogliamo, perché d’altronde quei complimenti hanno davvero un sapore strano.
Film horror a San Siro, nonostante le difficoltà subito in vantaggio, con una rimonta tutta cuore dipinta con i colori bianconeri.
Caos improvviso, Messias bloccato per un errore, ed è proprio in quel momento che la partita cambia.
Gyasi approfitta all’ultimo respiro, con la terza vittoria in trasferta in pochi giorni, lanciando un messaggio chiaro ai bassifondi della classifica.
Chiude i giochi la giostra viola, con un Italiano deciso nei panni di un sergente perfetto, perché Fiorentina ha tanta voglia di Europa dopo tanto tempo.