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Uno sprazzo di luce targato Bonazzoli, in un primo tempo dignitoso. Poi l’inevitabile crollo

Tempo di lettura: 3 minuti

BELEC 7: attento sulla punizione insidiosa di Mario Rui. Strepitoso sul tiro a giro di Fabian Ruiz, sul quale è ancora determinante qualche minuto più tardi. Decisivo nella ripresa anche su Politano. Incolpevole sui gol subiti.

VESELI 3: immediatamente fuori tempo in elevazione, con Zielinski che però appoggia il pallone tra le mani di Belec. L’attenzione continua a latitare con il fallo gratuito su Elmas e la punizione regalata al Napoli. Inconsistente sul cross che consente a Juan Jesus di portare avanti il Napoli. Sul primo rigore, pur essendo decisamente dubbio, ancora una volta è timoroso e titubante. Protagonista in negativo anche nella circostanza del secondo rigore, quando ingenuamente tiene le braccia alzate e subisce il secondo giallo che vale l’espulsione. In precedenza, risulta passivo pure in occasione della terza rete, quando resta nella via di mezzo e non scappa verso la porta.

BOGDAN 4,5: sta piazzato al centro dell’area, si vede che non è in perfette condizioni, bada ad essere essenziale e a far valere la fisicità sui palloni aerei, dove però è costantemente in difficoltà, oltre ad essere legnoso sulle azioni di gioco basse.

GAGLIOLO 5: Concentrato ed aggressivo, bada al sodo e spazza senza fronzoli quando il pallone transita dalle sue parti, ad eccezione di un tunnel subito da Lozano che però è stoppato da Di Tacchio. Nel secondo tempo, complice una squadra rientrata in campo troppo dimessa e annichilita dallo svantaggio maturato al termine della prima frazione, si disunisce e lascia sorprendere nella mancata diagonale in occasione del terzo gol partenopeo.

DELLI CARRI 4,5: efficace sul piano difensivo su entrambi i versanti, ‘pericoloso’ in disimpegno, come testimonia la sciocchezza che consente ad Elmas di ripartire e guadagnare un rigore dubbio, forse inesistente. Avvio di ripresa incerto anche sul piano difensivo, quando si lascia sorprendere alle spalle dall’inserimento di Insigne che guadagna e realizza il rigore del quattro a uno.

VERGANI 4,5: parte come quinto della linea mediana, si sacrifica molto in fase difensiva, mentre ha poche opportunità per mettersi in mostra nelle vesti di partner di Bonazzoli. Troppo acerbo per un torneo di tale portata. 62 RUSSO S.V.

OBI 5,5: davanti alla difesa, gioca di posizione, primo ad uscire in pressione aggressiva su Lobotka, commettendo più falli che intervenendo in maniera pulita. Però è vivo, energico e pronto ad attaccare la fascia destra quando la squadra è in possesso palla. Su una sua iniziativa il preludio del pari siglato da Bonazzoli. Ingiudicabile in un secondo tempo senza storia.

DI TACCHIO 4,5: prima consente un inserimento centrale facile a Fabian Ruiz, poi, sempre in ritardo sulle seconde palle, facilita il compito del Napoli che riparte. Pronto nel leggere e stoppare l’incursione di Lozano. Però la sua lentezza e l’assenza di idee sono fucina di un gran numero di palle perse e delle conseguenti ripartenze del Napoli.

SCHIAVONE 5: poco più di mezzora di grande abnegazione, ma anche sostanzialmente inconsistente in entrambe le fasi di gioco. 36 JAROSZYNSKI 5,5: avvio determinato e propositivo, regge a livello difensivo e riparte con coraggio. Continua a giocare con impegno e la giusta cattiveria agonistica anche quando la partita è già chiusa, pur regalando un assist involontario a Zielinski che trova pronto Belec.

KECHRIDA 6: parte a sinistra ed è impegnato soprattutto in fase difensiva, più vivace quando viene dirottato a destra e regala a Bonazzoli il perfetto assist che vale il momentaneo pareggio. Non ha grosse responsabilità sui gol subiti.

BONAZZOLI 6,5: difficile giocare senza supporto contro i due difensori centrali del Napoli, lui riesce a timbrare il cartellino con un destro terrificante. Prodezza che gli vale un voto al di sopra della sufficienza. 79 SIMY S.V.

ALL. COLANTUONO 5,5: fa la conta dei superstiti e vara una squadra a trazione prettamente difensiva. I suoi uomini soffrono, sono anche ordinati, reggono un tempo, si fanno anche vivi in un paio di situazioni offensive e trovano addirittura il pari. Dopo il primo rigore, la squadra però crolla psicologicamente e, complice una settimana a dir poco complicata, molla progressivamente sul piano fisico. Il Napoli chiude la pratica e sceglie giustamente di non infierire.

Maurizio Iuliano

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