Si tratta della frase che viene più spesso (purtroppo, in certe occasioni, inutilmente) detta dagli istruttori delle scuole calcio ai genitori dei bambini iscritti: “guardate, vostro figlio deve pensare solo a divertirsi, non mettetegli pressione addosso, non deve diventare per forza un calciatore“. E molto probabilmente questa frase deve essere stata detta anche ai genitori di Matteo e Federico Ricci quando i due, gemelli nati a Roma il 27 maggio 1994, indossarono i loro primi scarpini al Morena calcio da pulcini.
Poi, nel 2004, il Morena va ad allenarsi a Trigoria, centro di allenamento della Roma. Ivano Stefanelli, allora responsabile del settore giovanile, li notò e una stagione dopo Matteo e Federico Ricci divennero giallorossi. Compiuta tutta la trafila delle giovanili, al momento di “diventare grandi” le strade di Matteo e Federico si separarono. Nell’estate del 2013, Matteo passò in prestito in Lega Pro al Grosseto.
In Maremma, il giovane centrocampista romano collezionò 25 presenze e 1 gol, il suo primo da professionista. Impossibile dimenticarlo, dato che fu quello che l’1 novembre 2013 permise ai maremmani di sbancare l’Arechi di Salerno per 1-0. La stagione successiva, Ricci si divise tra il Carpi in Serie B dove però non trovò spazio e la Pistoiese in Lega Pro. Seguirono ancora due stagioni in prestito. Dapprima al Pisa, in Lega Pro, dove contribuì al ritorno dei toscani in B e poi al Perugia in cadetteria, dove andò a segno 2 volte, una delle quali contro la Salernitana.
I granata decisero che fosse meglio portare tra le proprie fila chi andava regolarmente in gol contro di loro e nell’estate 2017 Ricci diventò un calciatore della Salernitana. Rimase a Salerno una sola stagione dove risultò essere tra i migliori con un rendimento fatto di 33 presenze e 3 reti contro Cesena, Cremonese e Venezia.
Il ds Fabiani però nel 2018 commise un grave errore (ma perché non ce ne stupiamo?) e non riuscì a confermare il giovane centrocampista romano in granata. Ne approfittò lo Spezia che lo acquistò a titolo definitivo. E nella seconda stagione con i liguri arrivò la promozione in Serie A ai playoff (conquistati dopo aver battuto la Salernitana nello scontro decisivo all’ultima di campionato). Ricci venne confermato anche in massima serie e non sfigurò affatto. 29 presenze, 0 gol all’attivo ma 4 assist in carniere e un rendimento che gli valse anche una convocazione in Nazionale a marzo 2021.
Il calcio però è strano e, clamorosamente, Ricci resta svincolato in estate. Dall’azzurro alla disoccupazione in 3 mesi. Sarebbe stato un prospetto ideale per una Salernitana neopromossa in A con budget ridotto a causa di un dannato trust ma Fabiani coglieva la sua seconda topica nei confronti del mediano capitolino (ma perché non ce ne stupiamo bis?) non proponendogli neanche uno straccio di contratto. Ricci allora decise di ripartire dalla B a Frosinone, squadra nella quale milita tuttora. Sperando un giorno di poterlo rivedere sotto le pendici del Castello d’Arechi.
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