Nel posticipo valido per la ventiquattresima giornata del campionato di serie A, si sono affrontate Salernitana e Spezia. Come ampiamente prevedibile – essendo uno scontro salvezza – è stato un match ricco di episodi e colpi di scena. La prestazione della squadra arbitrale non è stata brillante, soprattutto per l’arbitro di campo Valeri , corretto per ben due volte dal collega in sala Var Maggioni. In questo editoriale parleremo dei tre episodi “chiave” che tanto hanno fatto discutere i tifosi granata, più per la forma – soprattutto in merito all’utilizzo o meno della Var – che per le decisioni finali.
Passiamo alla moviola.
[Episodi primo tempo].
Al 7’, sugli sviluppi di un calcio d’angolo a favore degli ospiti, Fazio (S) interviene in ritardo su Erlic (SP) colpendolo con un calcione, con Valeri che lascia proseguire il gioco. Alla prima interruzione utile, il Var Maggioni-successivamente ad un lungo ed intenso silent check con Valeri – richiama alla “on field review” l’arbitro di campo. Dopo un’attenta revisione delle immagini, il direttore di gara decreta il calcio di rigore a favore degli ospiti. Decisione inoppugnabile.
[Considerazioni personali]. Nella suddetta fattispecie, è giusto l’intervento del Var Maggioni in quanto siamo in presenza di un chiaro ed evidente errore da parte di Valeri. Unico “neo” la lentezza nel richiamare il collega al monitor. Dalla prima interruzione di gioco utile, alla revisione delle immagini sono passati ben tre minuti. Motivo di questa procedura così lenta, potrebbe essere un’eventuale tocco di braccio di Erlic al momento del controllo del pallone. Per quanto mi riguarda, a prescindere dal controllo sulla giocata del calciatore bianconero, bisognava velocizzare il tutto sia per una questione di “credibilità” della decisione stessa, che per non far accrescere il malcontento della squadra – tifoseria coinvolti negativamente nell’episodio.
Al 25’, sugli sviluppi di un calcio di punizione a favore dello Spezia, Mousset (S) colpisce con la mano il pallone calciato da Manaj (SP), ad una distanza piuttosto ravvicinata. Anche in questo caso Valeri lascia proseguire il gioco, facendo ampi cenni di aver visto e valutato correttamente. Come accaduto in precedenza, il Var Maggioni richiama il fischietto romano alla “on field review”. Dopo aver visionato le immagini, Valeri torna sui propri passi ed assegna un calcio di rigore a favore degli ospiti, con annessa ammonizione per l’attaccante granata. Decisione sacrosanta.
[Considerazioni personali]. Anche in questo caso, è doveroso l’intervento di Maggioni. Valeri ha valutato erroneamente un tocco di mano punibile, interpretandolo come movimento naturale, tendente a coprirsi il volto. Come ben visibile dalle immagini, invece, al momento dell’impatto con il pallone le braccia di Mousset sono colpevolmente larghe, a mò di “parata”. Giusto anche il cartellino giallo per aver interrotto un tiro diretto nello specchio della porta. Qualora il calciatore francese avesse interrotto la traiettoria del pallone giusto un metro più indietro, ci sarebbero potuti essere anche gli estremi per un rosso diretto per “D.O.G.S.O.” , ovvero, un tocco di mano o braccio che evita la segnatura di una rete. Ultima annotazione: per quanto mi riguarda, anche questa procedura poteva e doveva essere molto più celere. Dal momento del silent check alla on field review, sono passati ben quattro minuti. Tanti, troppi per un episodio così “netto, chiaro, inequivocabile”!
[Episodi secondo tempo].
Al 88’ Amian (SP) contende il pallone a Bohinen (S) nella propria area di rigore. Durante la contesa, il difendente spezzino impatta con il pallone, colpendo lo stesso con il proprio “arto superiore sinistro”. Valeri non interviene e lascia proseguire il gioco. Dopo un silent check durato circa un minuto, il gioco riprende tra le proteste di calciatori e pubblico granata.
[Considerazioni personali]. Questo è il classico episodio “borderline” che sfugge ad ogni certezza assoluta. Dato che le immagini visionate dal Var, non chiariscono inequivocabilmente la parte del corpo con cui impatta il pallone , ecco spiegato il motivo della mancata on field review. In soldoni, lo scopo della Var è quello di correggere tutti quegli episodi chiari, sfuggiti all’arbitro di campo. Nella suddetta fattispecie, invece, siamo dinanzi alla discrezionalità più assoluta, ad un qualcosa che può portare inevitabilmente ad un dibattito, tra chi sostiene che il tocco sia avvenuto con il braccio e chi con la spalla che – come chiarisce il regolamento – non è parametro di punibilità. Per quanto mi riguarda, mi riservo dal dare un giudizio “netto”, in quanto le immagini a disposizione non chiariscono oggettivamente la punibilità o meno del tocco. Ecco spiegato il mio aver utilizzato un termine generico – “arto superiore sinistro” – piuttosto che spalla, braccia o mano. Protocollo Var alla mano, dunque, dinanzi ad episodi simili è consuetudine avallare la decisione assunta in campo, un po’ come accaduto a Bergamo in occasione della rete convalidata al Cagliari.
In conclusione, non è stata una gran serata per Valeri. Il duplice intervento del Var Maggioni nella prima frazione di gioco, ricadrà negativamente sul giudizio finale dell’arbitro romano. Prestazione sufficiente per i due assistenti Raspollini e Di Gioia. Discorso analogo per i varisti Maggioni e Meli, giustamente intervenuti in occasione dei due rigori assegnati allo Spezia. Da rivedere, sensibilmente, la velocità di elaborazione in sala Var.