Ecco la vetta che cambia colore, abituati ad un dominio nerazzurro e costretti, seppur con una giornata da recuperare, ad ammirare i rossoneri in testa.
Un campionato che viaggia sui binari dell’imprevedibilità, dopo gli innesti di un mercato di gennaio scoppiettate, dai piani alti a quelli bassi.
Sulla giostra dell’Olimpico, un tris tutto “Sarriano” manda al tappeto i rossoblù bolognesi, sorpassando di due punti, gli eterni rivali romanisti.
Il segno dell’equilibrio, tracciato al termine dei 90 minuti, sul terreno del “Maradona” tra Napoli e Inter.
Insigne fa cantare il pubblico partenopeo, mentre il cigno di Sarajevo firma il pari.
Ancora una follia, perché ai granata non basta la luce di Brekalo.
Un vero blackout, ancora una volta e subito dopo Udine, poiché gol fantastici tutto cuore, regalano ai lagunari 3 punti preziosi.
Assenza di ritmo, poca lucidità e stanchezza che comincia ad influire, sulle gambe dei rossoneri alla Scala del Calcio.
Ma poi ci pensa, a risolvere tutto, ci pensa la fiammata di Leao, con un gol che vale la vetta della classifica.
Spettri, nonostante i cambi, a Marassi un Grifone in vantaggio dopo la mezz’ora di gioco.
A Destro però risponde il cuore, di un cavalluccio marino che sogna, grazie alla rete di Bonazzoli che tiene a galla tutte le speranze.
Cambio al timone, un nuovo capitano alla guida della nave granata, per avanzare a grande ritmo, sulla scia di un sogno chiamato serie A.
È uno show di una grande domenica, al “Bentegodi” con uno spettacolo meraviglioso, mediante un poker gialloblù che stende i friulani bianconeri.
Abituati ad ammirare la bellezza empolese, distrutta stavolta sul finale, da una rete di Pavoletti che rovina la gioia azzurra.
Al “Mapei” due grandi filosofie, presente e passato in una lotta piena di studi, posizionati sullo scacchiere su un prato verde.
Gli 11 metri mandano in estasi Abraham, raggiunto da un’autorete e dall’esplosività della stella Traorè, mentre l’ultima parola spetta a Bryan Cristante.
Gara fantastica e di grande intensità, con un siluro di un subentrante, abituato a ferire i colori bianconeri.
Ma poi la reazione, poiché entra in gioco il fino alla fine tatuato nell’anima, con la testata di Danilo che sbuca come un falco.
Chiude la 25esima una gioia viola, con un gol di chi non ti aspetti.
È proprio di Sofyan Amrabat il gol che fa cantare i fiorentini, in trasferta al “Picco” in un magnifico lunedì sera.