La vetta cambia colore

Tempo di lettura: 2 minuti

Cambia colore la vetta, dopo ennesimi risultati inaspettati, perché stavolta è l’azzurro il colore predominante.

All’ultimo respiro nonostante lo svantaggio, in trasferta con il cuore che batte, mentre le gambe credono alla rimonta.

Non serve spiegare le sensazioni che scorrono nelle vene, perché dalle parti di Napoli sognano davvero.

Rossoneri in vantaggio con il solito Leao, raggiunti dopo l’ora di gioco, da un episodio che fa molto discutere.

Inzaghi sul muro genoano, senza idee e costretto ad inventare, schemi nuovi e vincenti per riconquistare il primato.

Ruggisce il popolo granata, perché nonostante lo svantaggio, ci pensa Zortea a regalare un punto a Nicola.

Difficile pensare ad una salvezza tranquilla, ma è opportuno rimanere compatti, lottando contro tutto e tutti.

Salerno spera, come giusto che sia, di leggere una favola fantastica da raccontare in eterno.

Al “Castellani” suona la prima nota chi non ti aspetti, con un colpo di testa di Moise Kean su cross dalla sinistra.

Reazione azzurra che dura poco, perché sale in cattedra un ciclone ex gigliato, con la fame giusta per una doppia gioia.

Dusan Vlahovic regala 3 punti importanti al suo tecnico, in corsa verso la musichetta speciale, da ascoltare nelle grandi notti.

Spettacolo garantito, una promessa mantenuta che vale il prezzo del biglietto, perché al “Mapei” è Defrel a firmare un 2 a 1 da capogiro.

Dopo il derby della Mole però, ci si aspettava ben altro da questo Toro.

Così non è stato, un passo indietro che fa felice un ex come Mazzarri, in corsa verso una salvezza che appare più nitida.

Abituati ad un nome associato ad un numerino, quella cifra che indica i gol finali.

Sono 3, di nuovo e con un pallone sotto il braccio, che decreta un altro record di Simeone.

Sembrava smarrita la Dea, ma nonostante le assenze, è riuscita a rifilare alla Doria un poker che tiene a galla le speranze europee.