«L’uomo non è fatto per la sconfitta. Un uomo può essere distrutto, ma non sconfitto»
Ernest Hemingway
Se bastasse cantare per assicurarsi la permanenza in massima serie, la salvezza sarebbe già ipotecata. Se fosse necessaria la sola essenza della tifoseria salernitana per non retrocedere, la serie A sarebbe una garanzia. La trasferta di Torino si è trasformata nell’ennesimo “esodo granata”: migliaia di tifosi hanno raggiunto il capoluogo piemontese per sostenere la Salernitana.
Al di là del risultato, nonostante la sconfitta, il senso di appartenenza e l’orgoglio della città di Salerno continuano a viaggiare per l’intero Stivale. Per qualcuno potrebbe risultare “acqua che non toglie sete”, ma avere la possibilità di trasmettere la passione per i colori granata in tutte le città d’Italia non è così scontato.
Anche il giorno dopo restano negli occhi e nel cuore le istantanee dell’ennesimo bagno di passione in cui la tifoseria granata si è immersa ed ha fatto calare anche i calciatori.
Della partita disputata ieri se n’è parlato, se ne parlerà ancora. Dopo le sconfitte, è palese e scontato, nessuno è contento. I tifosi, però, credono ancora nella salvezza, dicasi lo stesso per la società e per la squadra. Ecco perché adesso c’è bisogno d’altro.
Nonostante la classifica non sorrida alla Salernitana, non ci si può abbattere, non è contemplato demoralizzarsi. È fondamentale reperire nuovo ossigeno per continuare a sognare, anche qualora dovesse arrivare l’aritmetica condanna.
Non per rendere meno amara la pillola, ma per conservare inalterato il sorriso ed il contatto con la realtà è bene ricordare che quello che doveva succedere è successo, la vittoria più importante è già arrivata in casa Salernitana. Al di là della categoria, la Salernitana ha una nuova proprietà.
La Salernitana non è più l’amante eclissata, bistrattata e penalizzata di nessuno. La Salernitana è mamma di un popolo, “è moglie” di una società che ha deciso di amarla, sostenerla… nella buona e nella cattiva sorte. La piazza di Salerno è stata scelta per innumerevoli ragioni, tra le motivazioni in evidenza emerge il sentimento autentico che la città riserva alla propria squadra del cuore.
L’amore porta amore, Salerno ne è la dimostrazione.