Nella gara valevole per la trentaduesima giornata di ritorno del campionato di massima serie, si sono affrontate Roma e Salernitana. È stata una gara agonisticamente molto combattuta, ricca di colpi di scena – anche e soprattutto a livello arbitrale – che stava per ribaltare i pronostici della vigilia, con una Salernitana “battagliera”, con i tre punti in tasca fino a dieci minuti dal triplice fischio.
Per quanto riguarda la prestazione del team arbitrale, il signor Volpi di Arezzo ha scontentato un po’ tutti, palesando la sua poca “attitudine” a dirigere – autorevolmente – una gara di serie A. In questo editoriale ci occuperemo di sette episodi, sei dei quali avvenuti nella prima frazione di gioco.
Passiamo alla moviola.
[Episodi primo tempo]
Al 12’ sugli sviluppi di un calcio d’angolo a favore della Salernitana, Oliveira (R) e Bohinen (S) si contendono il pallone al limite dell’area di rigore: il centrocampista norvegese cade a terra dopo un contatto di gioco con l’avversario, con Volpi che assegna – inspiegabilmente – un calcio di punizione a favore della Roma. Seppur comprensibile la scelta di non fischiare alcun fallo su Bohinen – il calcio è un gioco di contatti, la caduta di un calciatore non determina automaticamente una punizione a suo favore – data la lieve entità della spinta o presunta tale, lo è molto meno la decisione di assegnare un calcio di punizione a favore della Roma. Sarebbe stato molto più ragionevole lasciar proseguire il gioco.
Al 13’ Bohinen (S) interrompe la ripartenza di Mkhitaryan (R), all’altezza della linea mediana: Volpi assegna un calcio di punizione a favore della Roma ed ammonisce il centrocampista ospite. Rivedendo le immagini, l’intervento del calciatore norvegese è tutt’altro che falloso, in quanto interviene – seppur in scivolata da dietro – nettamente sul pallone. Indubbiamente, un errore di valutazione dell’arbitro toscano.
Al 15’ Obi (S), involatosi sulla fascia sinistra, crossa al centro con il pallone che termina tra le braccia di Rui Patricio (R): nel mentre, Ibanez (R) e Djuric (S) si scontrano, con l’attaccante bosniaco che termina a terra, letteralmente travolto dal difendente locale. In questa occasione l’arbitro ha lasciato proseguire il gioco, non ravvisando alcuna infrazione tra i due calciatori. Stessa interpretazione avuta dal Var Mazzoleni che, dopo un rapido “silent check” con l’arbitro di campo, ha dato l’ok a Volpi per riprendere il gioco. Possiamo tranquillamente affermare di essere in presenza di una “duplice” svista in quanto, seppur involontariamente, il difendente giallorosso è letteralmente franato addosso all’avversario colpendolo sul piede d’appoggio. Da chiarire che non ha alcuna importanza che il pallone fosse già tra le mani del portiere avversario, condizione utile per stabilire solo un ipotetico provvedimento disciplinare. Sarebbe stato giusto assegnare un calcio di rigore a favore della Salernitana, senza alcun cartellino per Ibanez, trattandosi di un intervento negligente.
Al 33’ Mkhitaryan (R) entra in area di rigore, sugli sviluppi di una pericolosa azione offensiva: Obi (S) leggermente defilato, interviene in ritardo sul calciatore armeno, facendolo cadere rovinosamente. Volpi, ben posizionato, fa ampi cenni di proseguire, ritenendo il contatto come normale dinamica di gioco. Anche in questa fattispecie, il Var Mazzoleni avalla la decisione del collega, facendogli riprendere il gioco dopo un lungo silent check. Scelta molto discutibile, in quanto Obi colpisce – anche in modo abbastanza irruento – con il ginocchio sinistro la gamba destra di Mkhitarian. Sarebbe stato giusto correggere la decisione iniziale di Volpi, assegnando un calcio di rigore alla Roma, dopo aver ricorso ad una “on field review”.
Al 38’ Lassana Coulibaly (S) ruba palla ad El Shaarawy (R), durante un’azione che si svolge nei pressi della bandierina del calcio d’angolo: il centrocampista maliano, dopo aver rubato il tempo all’avversario, viene letteralmente falciato – con un intervento a “forbice” – dal calciatore della Roma ma Volpi – mal assistito dall’assistente Costanzo – assegna un calcio di punizione a favore della squadra di casa. Errore molto grave in quanto la percezione avuta è che a segnalare l’infrazione sia stato l’assistente – sventolando la bandierina con la mano sinistra, a favore della difesa – e non l’arbitro, che si era limitato solo ed esclusivamente a fischiare il fallo, a lui sfuggito. Sarebbe stato giusto assegnare un calcio di punizione a favore della Salernitana con ammonizione per imprudenza a carico di El Shaarawy.
Al 40’ Gyomber (S) interrompe fallosamente la corsa di Afena Gyan (R), durante una pericolosa ripartenza: il contatto falloso avviene al limite dell’area di rigore, ma Volpi – abbastanza lontano dall’azione, causa l’improvviso cambio di gioco – valuta l’infrazione all’interno della stessa e concede un calcio di rigore a favore della Roma, con annesso cartellino giallo per il difendente ospite. A trarre in inganno l’arbitro aretino,probabilmente, è stata la caduta di Afena che culmina proprio sulla linea, o poco oltre. Dopo un lungo silent check, Mazzoleni richiama al monitor Volpi, per fargli rivedere l’episodio: una scelta un po’ sorprendente considerato che in queste circostanze, trattandosi di rilevazione geografica del “dentro o fuori” ,è lo stesso Var a comunicare all’arbitro, tramite auricolare, la decisione corretta. Al netto della dubbia procedura Var adottata, ciò che conta è che sia stata presa la decisione corretta, ovvero, calcio di rigore revocato ed assegnazione di un calcio di punizione diretto a favore della Roma.
[Episodi secondo tempo]
Al 84’ Edèrson (S) interviene su Mkhitaryan (R), nei pressi della panchina ospite: Volpi, vicinissimo all’azione, assegna un calcio di punizione a favore della Roma, ritenendo l’intervento falloso. Siamo in presenza di un altro errore di valutazione – un po’ come accaduto al 13’ – in quanto il centrocampista brasiliano anticipa in modo “pulito” l’avversario, colpendo unicamente il pallone. La cattiva sorte ha voluto che, sugli sviluppi del successivo calcio di punizione, la Roma abbia segnato la rete che gli ha regalato i tre punti.
In conclusione, pomeriggio “pessimo” per tutta la squadra arbitrale: Volpi dalla metà del primo tempo in poi, ha letteralmente perso di mano la gara, sia a livello tecnico, che disciplinare (sono ben tredici i calciatori ammoniti); prestazione insufficiente anche quella dei due assistenti Passeri e Costanzo , così come quella dei due varisti Mazzoleni e Capaldo.
Un pomeriggio tutt’altro da “incorniciare”.