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Nicola: «Dobbiamo avere il coraggio di osare. La spinta dei tifosi sarà determinante»

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Terza gara in otto giorni, ma nessuna voglia di fermarsi. Questo il mantra di Davide Nicola, intervenuto in conferenza stampa per presentare la sfida di domani all’Arechi contro la Fiorentina:

«Stiamo costruendo una rincorsa, giochiamo ogni gara con la volontà di fare e con l’animo di osare, sennò non avremmo il tempo di costruire quel che ci interessa. Poco importa chiedersi se sia meglio una cosa o peggio l’altra, poco importa sprecare energie in situazioni che non possiamo controllare. Dobbiamo stare concentrati e cogliere ogni occasione. Sarà un tour de force ma è quello che vogliamo, sono quelle condizioni che ti permettono di sfruttare tutte le occasioni per cambiare la nostra classifica.»

Sulle possibili scelte di formazione: «Dovremo essere abili e precisi nel palleggio, vedere prima di poter fare la giocata, occorrerà essere bravi a contrastare il loro gioco per riproporre subito il nostro. Serve una partita a tutto tondo contro l’avversario più in forma del campionato che ha vinto 4 delle ultime 6, ma lo slogan della squadra è crederci sempre. Con umiltà rispettiamo l’avversario e non ci sentiamo mai sottomessi. Radovanovic? È stato un discorso precauzionale di fatica, ieri non si è allenata gran parte della squadra che ha giocato a Udine. Gli impegni ravvicinati fanno sì che il lavoro non sia sempre tecnico-tattico in campo, ma che ci siano anche strategie di recupero fisico e psicologico che sono un allenamento a tutti gli effetti, anche più importanti. Nel poco tempo restante, poi, vai a ripassare le dinamiche. Abbiamo domattina un breve risveglio muscolare e valuteremo tutto. E’ possibile che ci siano dei cambi in formazione ma non posso anticipare granché, voglio vedere domattina. Non nascondo di aver fatto vedere ai ragazzi immagini importanti in questo periodo per vedere la gioia di tutti, titolari e riserve. Questo è motivo di orgoglio, la gente vede che i giocatori ci tengono maledettamente. Stanno crescendo e partecipano con convinzione tutti

Sulla Fiorentina: «Incontriamo una squadra importantissima sia per identità di gioco, sia per il campionato che sta facendo. I viola stanno incalzando squadre come Roma, Lazio e Atalanta, che non è fuori dalla corsa all’Europa. Certamente stanno facendo un campionato straordinario. La Fiorentina è aggressiva, partecipa con molti uomini alla manovra offensiva. Ha uno sviluppo di catena consolidato con rotazioni e gioco posizionale, dunque riesce a dominare a tratti la partita. Ne siamo consapevoli, ma conta anche quel che vogliamo fare noi. Per la verità ha pochi punti deboli ma dobbiamo essere bravi a insistere sulle nostre risorse per dire la nostra.» 

Infine, sui tifosi: «Grande cornice di pubblico? Non è una responsabilità, ma una goduria. Non ho mai sentito la nostra gente non avere entusiasmo, per tutti la salvezza è sempre stata vista come un obiettivo lontanissimo che oggi c’è. Tutti vogliamo dare il meglio, è un privilegio poter avere la nostra gente allo stadio. Con i giocatori facciamo questo lavoro perché ci sono i tifosi. E’ vero che siamo pagati, ma due anni di Covid hanno spogliato il calcio dell’essenza più importante. Chiedo ai tifosi di dimostrare ancora una volta non l’impegno e il tifo, ma la cultura straordinaria di chi tifa per i propri colori e non contro gli altri. Cercheremo di dare tutto, non sappiamo cosa succederà. Se saremo bravi e perfetti, o quasi, ci sarà qualche possibilità in più. In casa abbiamo incontrato avversari particolarmente tosti finora, arriveremo a fare bene anche tra le mura amiche. Dobbiamo gestire le emozioni, l’euforia che possono trasferire i tifosi deve essere una spinta propulsiva. Ho fiducia nei ragazzi. Il connubio tra squadra e città è una delle chiavi dei risultati che si ottengono. Del resto, due vittorie consecutive accenderebbero anche un cerino bagnato. Non si vinceva da tanto, era normale l’euforia di tutto l’ambiente. Le vittorie valgono più di mille parole

Francesco La Monica

"Chiodo fisso nella mente, innamorato perdutamente". Questa è la frase che, più di tutte, descrive appieno cosa sia per me la Salernitana. Un tifoso, prima che un giornalista, che ha sempre vissuto, e vive tutt'ora, per i colori granata. Dal maggio 2018, ho deciso di intraprendere la strada, impervia e tortuosa, del giornalismo, entrando a far parte della redazione di "Le Cronache", di cui mi fregio di farne parte ancora oggi. Dal settembre di quest'anno, dopo un anno di collaborazione con gli amici, prima che colleghi, di Salernosport24, sono entrato a far parte della bella famiglia di SoloSalerno.it, con lo scopo di raccontare, con onestà intellettuale ed enorme impegno, le vicende legate alla nostra, mitica "Bersagliera". Sarà un piacere, ma soprattutto un onore, poter mettere al vostro servizio la passione di una vita.

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