In vista di Salernitana-Cagliari di domani sera, ci presenta l’ambiente rossoblu il giornalista Fabio Ornano, delle testate MondoSportivo.it e Calciocasteddu.it
Fabio, allora Salernitana-Cagliari è spareggio salvezza?
“Una partita secca, verrebbe da dire da “dentro o fuori”. Oltretutto con una variante psicologica da non sottovalutare, perché ora il Cagliari si trova giocoforza a dover inseguire e guardare la Salernitana da un punto opposto a poche ore fa“.
Sinteticamente, quali sono state le cause del fallimento di Mazzarri?
“Mazzarri ha avuto ben 32 partite a disposizione, per apportare i giusti correttivi in corsa. Un tempo molto lungo, in cui i miglioramenti di inizio 2022 si sono rivelati un fuoco di paglia. Perché se da una parte sono arrivati dei risultati che hanno risollevato la squadra, dall’altra ecco nuda e cruda la fragilità psicologica del Cagliari: un tecnico della sua esperienza non ha forse capito che la rosa avrebbe dovuto accantonare il suo supposto valore, che è rimasto sulla carta. Altresì sarebbe stato conveniente diventare brutti, sporchi e cattivi per fare punti, guardandosi troppo allo specchio soprattutto dopo il filotto iniziale ’22“.
Cosa porterà Agostini in più in panchina?
“Potendo incidere obiettivamente poco sotto l’aspetto tattico e generale, per motivi di tempo, Agostini porterà davanti alla squadra il bene più prezioso da preservare: il valore della maglia del Cagliari e l’urgenza di mantenere la categoria, frangenti che lui conosce molto bene avendo disputato quasi 300 partite ufficiali in rossoblù come atleta“.
Cosa pensi di questo periodo della Salernitana?
“Una sorpresa, davanti a cui non ci si può sottrarre per tributare complimenti e applausi. Il cambio di proprietà e l’arrivo di Nicola in panchina hanno cambiato le carte in tavola, rinvigorendo una squadra che potrebbe centrare un obiettivo impensabile fino a qualche mese fa. Indubbiamente può beneficiare di una spinta favorevole, sulle ali dell’entusiasmo: proprio agli antipodi rispetto al Cagliari“.
Cosa si dice a Cagliari della squadra di Nicola?
“La Salernitana è stata considerata come il vero spauracchio da cui guardarsi, soprattutto per il lavoro notevole di Davide Nicola: un tecnico troppo poco reclamizzato che ha portato carattere e concretezza. Ripeto, il divario in questo momento è netto tra Salernitana e Cagliari, proprio in virtù di ciò che mostra il campo. Un impegno estremamente difficile per i sardi, per molteplici ragioni“.
Come cambia la partita per i sardi ora dovendo obbligatoriamente vincere?
“Contrariamente a quanto affermato più volte da Mazzarri, non credo sinceramente che questa squadra renda meglio sotto pressione. Gli snodi fondamentali sono stati un buco nell’acqua e l’unica ancora di salvezza è sperare negli effetti benefici della nuova gestione Agostini“.
In conclusione, un calciatore potenzialmente decisivo per parte.
“Ederson per la Salernitana, Marin per il Cagliari“.
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