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Pepe provvidenziale. Bonazzoli sfortuna e genialità. Ottimo rientro di M. Coulibaly

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SEPE 7,5: Cutrone da pochi passi non calcia benissimo, lui c’è. Non ha particolari responsabilità sul tiro dell’ex milanista che calcia in porta arrivando in corsa da dietro. Nella ripresa, la gara resta in bilico grazie soprattutto ai suoi tre interventi miracolosi, propedeutici al pareggio che mantiene in vita la Salernitana.

GYOMBER 5,5: interviene con tempismo sulla palla inattiva di Verdi, però trova la smanacciata decisiva di Vicario e la traversa. Reattivo, esegue un’ottima diagonale su uno spiovente proveniente da destra. Quando l’Empoli riparte a palla scoperta son dolori pure per lui, impegnato a leggere preventivamente i movimenti delle due punte, come in occasione del vantaggio empolese. Analogo copione nella ripresa, con attaccanti e centrocampisti che arrivano da tutte le parti e penetrano facilmente tra le maglie difensive granata. Una diagonale tempestiva impedisce a Cutrone di realizzare la doppietta.

RADOVANOVIC 6: sempre in difficoltà quando viene preso d’infilata in velocità, non riesce ad accorciare e lascia spazio alle spalle; l’Empoli passa in vantaggio e in altre due circostanze rischia di replicare l’azione vincente. Dopo lo svantaggio granata, alza la sua posizione in campo, cerca di conferire ordine alla manovra e sfiora il gol con un tiro dalla distanza. Prova da centrocampista a dare alla squadra le geometrie garantite da Bohinen, mettendo lo zampino nel gol del pareggio realizzato da Bonazzoli.

FAZIO 5,5: non è molto sollecitato con palla in movimento, salta male su un corner avversario, consentendo a Romagnoli di svettare indisturbato e colpire insidiosamente il pallone. Si riscatta subito dopo, quando anticipa un attaccante di casa, dribbla un avversario e mette un interessante pallone nell’area toscana, ma Luperto anticipa Djuric. Con il trascorrere dei minuti, alla pari di Radovanovic, soffre maledettamente il dai e vai toscano, lasciando agibilità sia tra le linee che alle sue spalle. Difficoltà acuite nella ripresa, però prova a dare una mano alla manovra offensiva uscendo dalla linea difensiva e andando a riempire l’area avversaria sulle palle inattive.

MAZZOCCHI 6: non è brillante e continuo come nelle precedenti prestazioni, fatica a proporsi con intensità nell’uno contro uno. Si vede nel finale di tempo, quando si accentra e calcia di sinistro ma la palla termina lontana dall’angolo alto della porta di Vicario. Un po’ più vivido nella ripresa, ma la benzina termina ed è costretto ad alzare bandiera bianca. 79 PEROTTI 5: dal suo piede parte l’iniziativa che procura il rigore del possibile sorpasso granata, ma dal dischetto si fa ipnotizzare da Vicario.

EDERSON 5: in grande difficoltà atletica, è stanco e alla squadra mancano i suoi devastanti guizzi. Si limita a giocare il pallone in maniera ordinaria ma alla squadra servono giocate in grado di supportare l’attacco. Impreciso al tiro ad inizio ripresa, quando calcia male da ottima posizione. In sofferenza anche nel secondo tempo, subisce un’ammonizione che gli farà saltare l’ultima di campionato contro l’Udinese.

L.COULIBALY 5: non ha le geometrie di Bohinen, collocato in posizione centrale non può neppure sprintare palla al piede o attaccare gli spazi. Deficitario anche il presidio difensivo della propria trequarti. 46 RUGGERI 5,5: gioca inizialmente da centrale difensivo e soffre come il resto della squadra le ripartenze locali, poi termina da terzino sinistro, provando a dare una mano in fase di possesso ma non riuscendo ad incidere.

KASTANOS 6,5: il più volitivo e qualitativo nelle battute iniziali, detta il passaggio e non teme la giocata non ordinaria, sia in termini di dribbling che in fase di rifinitura. Anche il più lucido in fase di costruzione. Nicola lo toglie per rinforzare il reparto offensivo. 52 BONAZZOLI 7: le prime due conclusioni sono neutralizzate dalle parate innaturali di Vicario, ma alla fine trova il gol del pari con una splendida rovesciata che ruba il tempo alla difesa di Andreazzoli.

OBI 5,5: interpreta la doppia fase, tampona e prova a ripartire appena la squadra conquista palla, ma fatica a rendersi pericoloso e soffre insieme ai compagni quando l’Empoli si distende compatto di rimessa. Impegno e aggressività non mancano ma non riesce ad incidere. 62 ZORTEA 5,5: Nicola gli chiede maggiore freschezza atletica e qualche iniziativa offensiva più ficcante, ma stenta a donare alla squadra quanto gli chiede il mister.

VERDI 5,5: un fattore le sue traiettorie su palla inattiva, più difficile trovare spazi tra le linee empolesi, come testimoniano il tiro dalla distanza che termina alto sulla traversa e la conclusione facilmente parata da Vicario. Anche nella ripresa non riesce a trovare spazi e tempi di giocate, anche perché lui è stanco e la squadra non ha forza e lucidità per tirar fuori l’energia necessaria e attaccare compatta. 79 M.COULIBALY 7: un quarto d’ora notevole, guadagna un rigore con un ottimo inserimento e cerca costantemente di infiltrarsi negli ultimi venti metri avversari per supportare i compagni che agiscono in attacco.

DJURIC 6: immediatamente acceso nel gioco aereo, sfiora il gol sugli sviluppi di un corner ma Parisi, posizionato sulla linea di porta, sventa il pericolo. Poi cala nella seconda parte del primo tempo, lasciandosi anticipare da Luperto e colpendo male di testa un buon cross proveniente da sinistra. Nella prima mezzora del secondo tempo esce dal match, finendo per essere sistematicamente anticipato da Luperto e Romagnoli nel gioco aereo. Si risveglia nel finale con una deviazione aerea che impegna severamente Vicario e grazie ad un paio di sponde interessanti.

ALL.NICOLA 6: la squadra è stanca, lui suggerisce ai suoi uomini di fare una partita attenta sia nel mantenere gli equilibri difensivi, sia nel gestire le risorse fisiche. I suoi calciatori creano insidie solo sulle palle inattive, ma soffrono maledettamente il palleggio e le ripartenze empolesi. Grande sofferenza nel contenere le azioni di rimessa avversarie che si ripropone pure nel secondo tempo, tenuto in vita da un Sepe straordinario. Cerca di vivacizzare il gioco dei suoi avanzando Radovanovic a centrocampo ed inserendo Perotti e Mamadou Coulibaly, che sono i protagonisti dell’azione del rigore che poteva significare una buona fetta di salvezza.

Maurizio Iuliano

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