Home Editoriale Radovanovic: «Restituirò a Salerno quel che Salerno ha dato a me»

Radovanovic: «Restituirò a Salerno quel che Salerno ha dato a me»

Radovanovic gioca in difesa: obiettivo 40 punti. Il numero 16 granata, tra gli artefici della salvezza dell'Ippocampo in massima serie, trasmette sicurezza, grinta ed ottimismo durante la prima conferenza stampa pre campionato.

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Ivan Radovanovic

Il terzo giorno di ritiro a Jenbach vede protagonista Ivan Radovanovic davanti alle telecamere, l’ex Genoa da il via alla prima conferenza stampa pre campionato. Il clima in Austria non è solo più gradevole rispetto alle temperature africane che si registrano nella città di Salerno, bensì è estremamente sereno per mister Nicola ed il suo staff. C’è entusiasmo, voglia di fare bene e, soprattutto, programmazione. I presupposti per iniziare al meglio un nuovo percorso non mancano. La seconda stagione della Salernitana in massima serie sarà un’esperienza dal sapore completamente diverso rispetto al recente passato. Trapela positività dagli sguardi, dalle parole e dai gesti dei calciatori impegnati nella fase che precede la nuova stagione calcistica, ormai alle porte.

Le parole di Ivan Radovanovic

Quali sono le prime impressioni legate al ritiro?

«In questo momento mi reputo un uomo felice. Adoro i ritiri. Sin da bambino ho amato la fase pre campionato: c’è concentrazione, ci si allena, si mangia e si dorme. Poche cose da fare, ma è necessario farle bene. Il ritiro è la base del campionato che si dovrà affrontare, specialmente per il gruppo. Fa la differenza. Qui si sta bene: si mangia bene, il clima è piacevole. Sono già stato qui con il Genoa. A partire dal ritiro si creano le fondamenta per vivere una stagione importante, non dobbiamo lasciare nulla al caso. Ciò che conta è avere avuto anche la riconferma di tanti elementi che hanno contribuito a salvare la Salernitana, il mister, lo staff… C’è tanta applicazione sia da parte dei giovani, che da parte dei più anziani. Noi veterani dobbiamo essere un esempio, fonte di ispirazione per chi ha meno esperienza di noi».

Qual ‘è stato il segreto che vi ha condotto alla salvezza la scorsa stagione?

«Ci siamo salvati perché abbiamo creato un bellissimo gruppo nello spogliatoio. Ho avuto tantissime esperienze è sono consapevole che è il gruppo a fare la differenza. Ci sono state numerose riunioni che hanno preceduto le gare che dovevamo affrontare, il mister ribadiva sempre gli stessi concetti fino a farli diventare anche nostri. Siamo stati bravi a non spaccare lo spogliatoi tra “vecchia guardia” e “nuova guardia”. Inizialmente c’erano un po’ di tensioni tra “gli storici” e “l’instant tema”, ma sono state brillantemente superate».

Sei ufficialmente difensore?

«Ormai, si».

Quanto è importante per la squadra la presenza di giocatori d’esperienza come Ribèry, Fazio, Radovanovic e Sepe?

«Siamo giocatori veterani in serie A. Anche quando ero più giovane, davo sempre tanto valore a chi ne sapeva più di me. Fondamentale è avere nello spogliatoio delle figure che possano seguire chi ha meno maturità, affinché la crescita possa avvenire con più consapevolezza. Sia fuori che dentro al campo dobbiamo essere un esempio per i ragazzi. Fare il ritiro tutti insieme – sin dall’inizio – è un vantaggio anche per noi. La scorsa stagione abbiamo avuto difficoltà io e Fazio nell’approcciare col campo: eravamo reduci da troppi mesi di inattività. In proposito a Ribéry, devo dire che mi continua a sorprendere: è un giocatore che ha vinto tutto, nonostante l’età, si mette sempre a disposizione di tutti. La sua fame non si è placata col passare del tempo, anzi, è aumentata. Nello spogliatoio è un esempio sia per me che per tutti gli altri».

L’obiettivo della stagione è una salvezza tranquilla o si può fare di più?

«Siamo una neo promessa. Non possiamo perdere l’umiltà, dobbiamo rimanere con i piedi per terra. Quest’anno, sono convinto, ci serviranno sicuramente più punti rispetto allo scorso anno. La base è 40 punti. Prima dovremo raggiungere quest’obiettivo, poi potremo fare altre valutazioni. Non mi permetterei mai di pensare a qualcosa di più della salvezza. Nè da parte mia, né tanto meno la società avrebbe la presunzione di pensarlo».

Non sei sui social, giusto? qualcuno si è permesso di creare un profilo fake a tuo nome.

«Non riesco a credere che la gente utilizzi Instagram a nome di un altro. Adesso le persone rispondono anche a nome mio, e mi mettono in grande difficoltà, perché non sono io. Non c redo che avrò Instagram anche in futuro, preferisco stare con la mia famiglia, fare una passeggiata, guardare un film, leggere un libro… »

Come vi state preparando dal punto di vista atletico, considerando la pausa legata al mondiale in Qatar?

«Abbiamo degli orologi che ci monitorano 24h su 24: indicano anche il tempo del nostro riposo. Il mister, assieme al suo staff, non ha lasciato nulla al caso. Adesso, ad esempio, non vedo l’ora di mangiare e dormire. Non c’è altro da fare. Sarà fondamentale partire bene, soprattutto, le prime cinque partite. Prima della sosta di Novembre dobbiamo sforzarci di avere più punti possibili».

Su Lovato, cosa ne pensi?

«Lovato è un ragazzo giovane, ma ha già maturato una buona esperienza: Hellas, Atalanta, Cagliari… Chi può alzare il livello ben venga, però, deve capire come funzionano le cose nella Salernitana. Bisogna calarsi in un gruppo importante come abbiamo fatto noi lo scorso anno. Ognuno dovrà dare il massimo».

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Sono Raffaella Palumbo, classe 1990, salernitana dalla nascita. Per varie vicissitudine, sono espatriata a Genova da quando avevo 21 anni, nel capoluogo ligure esercito la professione di insegnate. Amo la vita in tutte le sue sfaccettature, non trascuro i dettagli. L'ottimismo, la curiosità, la follia, l'intraprendenza ed il sorriso sono caratteristiche di cui non posso fare a meno. Tra le gioie più grandi della mia vita rientra mia figlia: Martina. La pallavolo, la scrittura, i viaggi e la Salernitana sono le mie principali passioni. La benzina delle mie giornate risiede in tre espressioni che non cesso mai di ripetere a me stessa e agli altri: " VOLERE è POTERE, CARPE DIEM e PER ASPERA AD ASTRA"!!!

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