Editoriale

FLAVIUS DANILIUC, VERSATILE DIFENSORE DAI PIEDI BUONI E DALLA SPICCATA PERSONALITÀ

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Per età, caratteristiche tecnico-tattiche e costo dell’operazione, l’acquisizione di Flavius Daniliuc rappresenta sicuramente uno dei fiori all’occhiello del mirato potenziamento tecnico elaborato dal ds Morgan De Sanctis.

Il ventunenne austriaco prelevato dal Nizza, con trascorsi nelle formazioni giovanili di Real Madrid e Bayer Monaco, possiede le carte in regola per ritagliarsi uno spazio significativo nel calcio che conta.

Fisico imponente con un’altezza che rasenta i centonovanta centimetri, il neo atleta granata sarà accompagnato a Salerno anche da discrete doti tecniche e validi argomenti dal punto di vista della velocità e della rapidità.

Un bagaglio calcistico che lo aiuta ad essere aggressivo e coriaceo sul piano difensivo e allo stesso tempo propositivo quando la squadra è in fase di possesso palla. Il tutto supportato da corpose dosi di personalità, qualità mai scontata in un calciatore ancora impegnato in un percorso di crescita.

Pertanto, Daniliuc  può essere tranquillamente ritenuto un difensore versatile, che potrebbe consentire a Davide Nicola di prendere in considerazione anche l’ipotesi di varare un assetto difensivo incardinato su quattro elementi.

In una retroguardia con tre difensori centrali, l’ex Nizza (51 presenze e 1 gol nella Ligue 1) può operare da ‘braccetto’ di destra ma anche nei panni di guida del terzetto. Piedi buoni e tempestive letture tattiche non latitano nelle sue prestazioni, conferendo ad esse vigore fisico e spirito di iniziativa nella costruzione del gioco a partire dalle retrovie. Tanto peregrina non è, quindi, l’opzione che lo vedrebbe agire anche da intermedio destro; una valida alternativa al duo Mazzocchi-Cadreva.

Ne consegue che in una linea a quattro il virgulto viennese, oltre a riempire una delle due caselle centrali, garantirebbe discreta affidabilità anche nei panni di terzino destro solido ma pronto a sovrapporsi per alimentare la fase attiva della squadra. Soluzione tattica che procurerebbe un lavoro fisico meno dispendioso a Candreva, il quale, liberato da eccessive mansioni conservative, potrebbe garantire un contributo maggiore di qualità ed estro nella metà campo avversaria.

Con l’arrivo di Daniliuc, il ritorno di Lovato dall’infortunio e la presenza di Gyomber e Bronn, Nicola può contare su un discreto roster di marcatori aggressivi e capaci di disimpegnarsi nell’uno contro uno. Necessari per portare pressione alta, operare tempestive coperture preventive e trasformare subitaneamente la fase passiva in transizione offensiva.

Maurizio Iuliano

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