Home Editoriale Maria Pia Beltran (Dazn): «Il progetto Salernitana sorprende e coinvolge»

Maria Pia Beltran (Dazn): «Il progetto Salernitana sorprende e coinvolge»

Al Dall'Ara si respira aria granata. Maria Pia Beltran - giornalista Dazn - è stata catturata, non solo dall'implacabile ed inarrestabile tifoseria giunta da Salerno, ma, principalmente, dalla rivoluzione compiuta in casa Salernitana

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La Salernitana torna da Bologna con un punto pesantissimo ai fini della classifica. Alla quarta giornata di campionato, risultano cinque i passi fatti per tenersi distante da una posizione che è stata un incubo nel corso dell’intera stagione passata. Il brutto anatroccolo d’un tempo sta crescendo, sempre più, e la squadra dell’Ippocampo ha voglia di spiegare le ali e mostrare la bellezza che risiede nel cigno che sta diventando. Maria Pia Beltran – bordocampista Dazn – ha raccontato ai microfoni di SOLOSALERNO le sensazioni che ha vissuto sul Green del Dall’Ara durante la gara tra i rossoblu ed i granata.

L’INTERVISTA

La partita ha avuto ritmi alti da parte della Salernitana soprattutto nella prima frazione di gioco, poi qualcosa è mutato. Quali le indiscrezioni trapelate da bordo campo?

Senz’altro si è notato un approccio corretto alla gara da parte della Salernitana che ha tentato di far la partita fin dai primi minuti. C’è stato un avvicendamento tra Mihailovic ed il suo secondo proprio in concomitanza con la reazione iniziale del Bologna: certo che il carisma di Miha stia mancando e la presenza fisica in gare come questa è quasi un obbligo per i giocatori in campo. Nicola non ha mai abbandonato la squadra: indicazioni costanti, la grinta con cui è solito spronare i suoi non sono mai mancate.

Tra Gli interpreti della gara, nelle fila della Salernitana, Coulibaly ed il subentrato Candreva hanno contribuito ad ottenere il risultato finale, sei d’accordo?


Coulibaly ha disputato una partita intensa da protagonista indiscusso: le sue incursioni delineano la fisionomia del gioco di attacco proposto da Nicola, per il Bologna inarrestabile. Candreva ha una qualità ed esperienza che lo rendono davvero un gradino sopra gli altri esterni a parità di condizione. E a proposito di condizione Mazzocchi mi ha impressionato per cavalcata e duttilità.

Il Bologna ha trovato maggior vigore nei secondi 45’ della gara, un guizzo d’orgoglio dopo prestazioni poco brillanti o hanno contribuito altri fattori prima inespressi?


Di fronte al proprio pubblico il Bologna aveva la necessità di reagire e cercare la vittoria a tutti i costi. E’ mancata senz’altro cattiveria ed aggressività, da parte di Arnautovic come di Sansone che pure hanno avuto occasioni dove hanno peccato di generosità. E la Salernitana ha avuto il pregio di non uscire mai dalla partita: dal punto di vista dell’atteggiamento una conferma sulla crescita di consapevolezza della squadra. Ha saputo tenere botta, cercando l’occasione opportuna.

Quanto influisce lo stato di salute di Mihajlovic sul gruppo squadra? La grinta che lo ha sempre contraddistinto, per forza di cose, non è più presente e le indicazioni date alla squadra hanno un’impostazione differente.


Senz’altro da bordo campo mi è sembrata una squadra slegata dalla sua guida in panchina. Tentativi di reazione più individuali che di gruppo. La fisicità di Mihailovic manca al Bologna.

Cosa ti ha trasmesso la squadra di Nicola?


Grande unità di intenti. Giocatori nuovi già coinvolti all’interno di un progetto chiaro: solidità difensiva, aggressività e spinta, qualità e soprattutto – rubo un termine usato da Nicola nel post-partita – umiltà. Senza timori reverenziali, ma con la consapevolezza di poter far bene solo rispettando l’avversario mettendo in campo tutto in ogni partita.

La credibilità della Salernitana è crescente. È stata Protagonista soprattutto nella sessione di calciomercato, i calciatori giunti a Salerno protrebbero raggiungere quali traguardi?


Sono rimasta impressionata da Dia, rapace in area e già adattato al calcio italiano: dopo un primo tempo da incubo per l’errore che regala l’assist a Sansone non sparisce, si rimbocca le maniche e riparte. Vilhena non ha brillato a Bologna, ma sono convinta che per visione di gioco si tratti di un valore aggiunto che diventerà imprescindibile. Maggiore già padrone di casa a centrocampo, può solo crescere. Una squadra da seguire.

Il pubblico di Salerno, ancora una volta, ha accompagnato la propria squadra con un sostegno incondizionato ed indefesso. Un plus valore per i granata, una spada di damocle per qualisivoglia avversario?


Ecco invece ho visto il legame tra la squadra e la tifoseria. Il calore dei tifosi arrivati da Salerno a sostenere la squadra ha aperto il Dall’Ara quando ancora il pubblico di casa non riempiva gli spalti. E ha accompagnato la squadra spingendo e sostenendo senza cali, neanche dopo il rigore subito.

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Sono Raffaella Palumbo, classe 1990, salernitana dalla nascita. Per varie vicissitudine, sono espatriata a Genova da quando avevo 21 anni, nel capoluogo ligure esercito la professione di insegnate. Amo la vita in tutte le sue sfaccettature, non trascuro i dettagli. L'ottimismo, la curiosità, la follia, l'intraprendenza ed il sorriso sono caratteristiche di cui non posso fare a meno. Tra le gioie più grandi della mia vita rientra mia figlia: Martina. La pallavolo, la scrittura, i viaggi e la Salernitana sono le mie principali passioni. La benzina delle mie giornate risiede in tre espressioni che non cesso mai di ripetere a me stessa e agli altri: " VOLERE è POTERE, CARPE DIEM e PER ASPERA AD ASTRA"!!!

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