In vista di Salernitana-Empoli di domani, ci presenta l’ambiente toscano il giornalista Simone Galli, redattore delle testate MondoSportivo.it e PianetaEmpoli.it
Che Empoli vedremo all’Arechi?
“Rispetto all’anno scorso l’Empoli sta provando ad attuare un calcio un po’ diverso. Sempre propositivo ma anche più accorto in fase difensiva. Zanetti sta plasmando un gruppo nuovo, giovane, che dovrà forse faticare di più rispetto allo scorso anno per raggiungere l’eventuale salvezza. Mi aspetto un Empoli che provi a offendere ma senza lanciarsi scriteriatamente in avanti“.
Come giudichi il mercato dell’Empoli appena terminato?
“È stato un mercato impegnativo, in cui pesano le cessioni di Asllani e Viti e la mancata acquisizione di Zurkowski. Ci sono tante scommesse, qualche giocatore esperto come Pjaca e Destro. In questo momento il grande punto interrogativo è proprio l’attacco. È comunque un mercato in linea con le linee societarie, volte a non fare mai il passo più lungo della gamba. A Empoli l’intenzione è quella di non rischiare troppo dal punto di vista economico e anche questa stagione si è seguito questo trend“.
Cosa noti di diverso nell’Empoli di Zanetti rispetto all’Empoli di Andreazzoli?
“Come dicevo prima, Zanetti interpreta il 4-3-1-2 in maniera differente. Con Andreazzoli la squadra aveva una forte connotazione offensiva, soprattutto nella prima parte della stagione scorsa. Subiva tanto ma segnava anche tanto. Con Zanetti la sensazione è che si sia passati a un sistema un po’ più prudente, in cui i centrocampisti devono fare molta attenzione alla fase difensiva. Con Andreazzoli c’era un punto di riferimento in attacco, con Zanetti si dà più importanza alla coralità degli attaccanti“.
Come è vista la Salernitana ad Empoli?
“La Salernitana è una squadra che si è rafforzata molto rispetto allo scorso campionato. Soprattutto in attacco mi sembra che non ci sia paragone, rispetto alla stagione passata. Quindi viene giustamente vista come una formazione difficile da affrontare, che sa coprire bene gli spazi e farti male al momento giusto. È una gara insidiosa per l’Empoli, e anche l’aspetto ambientale può recitare un ruolo importante“.
Ritieni che questa partita possa essere definita scontro salvezza o è ancora presto?
“Credo proprio di sì, perché a meno di sorprendenti prestazioni Empoli e Salernitana sono destinate a a giocarsi la salvezza. Come tempi siamo naturalmente appena agli inizi, ma un risultato negativo lunedì può anche innescare alcune conseguenze mentali che si potrebbero riverberare sulle prestazioni successive“.
Per Vicario rischia di essere una partita con forte pressione ambientale avversa, dopo le sue dichiarazioni a seguito della legittima, ci mancherebbe altro, sua grande prestazione contro la Salernitana dello scorso maggio. C’è il rischio che possa risentirne?
“È normale che Vicario tifasse Cagliari nella lotta salvezza. I sardi erano i proprietari del suo cartellino e lui era molto legato a loro. Non ci vedo nulla di strano, anzi loderei la professionalità con cui Vicario (e l’Empoli) hanno affrontato la gara dello scorso anno, cercando di non dare vantaggi a nessuno e giocando la loro onesta partita. Se ci saranno fischi credo Vicario saprà reagire, visto che è un portiere che si fortifica nelle situazioni più difficili“.
In conclusione, un calciatore potenzialmente decisivo per parte
“Peccato che l’Empoli non possa schierare Baldanzi, avrei detto senz’altro lui come calciatore potenzialmente decisivo. Potrei dirti Bajrami, perché mi aspetto una sua reazione dopo un inizio non semplice e le sirene del mercato che lo hanno sicuramente distratto. Della Salernitana ci sono diversi giocatori temibili, soprattutto in attacco c’è così tanta varietà per Nicola che può gettare nella mischia chiunque. Su due piedi ti dico Dia perché mi ha impressionato in queste prime giornate“.
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