Patron Iervolino non perde occasione per palesare il proprio entusiasmo e la voglia di fare bene all’interno del panorama calcistico che, ormai, lo vede protagonista. La titubanza ed il timore che lo hanno assalito durante le fasi iniziali della sua nuova esperienza, sono stati spazzati via dalla concretezza e da nuove consapevolezze. Lo ribadisce, lo sottolinea, vuole che riecheggi ovunque. Potrebbe risultare ridondante, invece non lo è. È, invece, un rafforzativo, un metodo per trasmettere a tutti i suoi obiettivi. Con grinta e coraggio ciò che desidera se lo va a prendere. Anche lì dove la strada non esiste, lui, con ingegno e lungimiranza, se la crea per percorrerla e raggiungere nuovi traguardi. I potenziali che presenta la città di Salerno sono molti, il Presidente della Salernitana ne è conscio, ecco perché intende sfruttare al massimo ogni occasione volta a far crescere la realtà di cui sta diventando parte integrante.
Oggi, ha espresso il suo pensiero anche attraverso la Radio CRC.
L’intervista al Presidente Iervolino
«Cavani è stato gentilissimo ci ha risposto per tutto il calciomercato, ci ha fatto anche i complimenti per la campagna acquisti, ci guarda con attenzione per cui c’è stato più di qualche contatto, con Mertens invece no.
Salerno è una città meravigliosa, la tifoseria è affettuosissima e leggendaria c’è una particolare amore verso la squadra di calcio. Prima lo avevo capito, ma adesso da dentro posso dire ancor più forte che la Salernitana merita la Serie A. Noi ce la metteremo tutta affinché la Salernitana non faccia un campionato di affanno».
A proposito del settore giovanile
«Il settore giovanile è composto prevalentemente da calciatori del Sud, forse perché qui c’è fiducia. E aver preso Colantuono è stato un segnale chiaro di ciò che vogliamo fare. Sono convinto che la Salernitana possa far crescere i grandi talenti del Meridione. Il calcio ha una passione sfrenata, sono 10 aziende messe in una, è un’industria che sta crescendo perché è autentica e ispira e sono sempre più convinto che possa rappresentare nel mondo un’industria fondamentale. Mi piace tanto, all’inizio ero impaurito, ma mi sono trovato subito a mio agio».