Che nell’Aia ci siano delle talpe è lapalissiano, oltre che storia vecchia. Che vari quotidiani sportivi nazionali, e non solo, diano in anteprima una notizia simile, senza ancora l’ufficialità delle designazioni, no!
In maniera del tutto inaspettata, infatti, già nella tarda mattinata odierna era circolato il nome di Maria Ferrieri Caputi per Sassuolo Salernitana. Come facevano le redazioni a conoscere il nome del fischietto livornese, se le designazioni ufficiali ancora non erano state pubblicate sul sito? Dato che la conferma è arrivata nel pomeriggio, è evidente che quella dei giornalisti non era una semplice suggestione ma una notizia bella e confezionata, pubblicata strategicamente prima per strappare un’esclusiva.
C’è qualcosa che non va nell’associazione italiana arbitri, incapace di proteggere un proprio associato da un’ondata mediatica del genere. Le designazioni – chi ha vissuto il mondo arbitrale lo sa bene – sono personali, finanche lo stesso arbitro designato deve evitare di diffonderle, almeno fino alla comunicazione pubblicata sul sito. Quella che può sembrare una semplice leggerezza, invece, è un pericoloso campanello d’allarme che va a minare la serenità e la credibilità dell’intero mondo arbitrale. Oggi è “scappata” una designazione e domani?
Facciano attenzione Rocchi e Trentalange. L’Aia ha tanto bisogno di lavorare sulla comunicazione, oltre che prevenire il più possibile il meschino spifferare di informazioni all’esterno.