SEPE 6: incolpevole sui gol di Lauriente, Thorstvedt, Harroui e Antiste e sul rigore di Pinamonti, prodigioso sul tiro a botta sicura di Thorstvedt e, poco dopo, sulla conclusione ravvicinata di Lauriente.
BRONN 4: Lauriente fugge via troppo facilmente alla prima azione del match, prima di approfittare della passività del tunisino per prendere la mira e superare Sepe. Cerca di riparare alla disattenzione di Coulibaly sull’inserimento di Thorstved, ma finisce troppo presto a terra e concede il tiro facile al norvegese. Nuovamente bruciato dal francese su un’azione di rimessa neutralizzata ancora miracolosamente da Sepe. 46 BRADARIC 4: aggiunge confusione a quella già presente in campo, risultando caotico e sterile quando prova a spingere, leggero in marcatura quando il Sassuolo affonda.
DANILIUC 4: Pinamonti lo impegna severamente con la sua fisicità e il movimento, lui è applicato e concede poco al centravanti neroverde, che trova solo una conclusione da posizione decentrata in avvio di gara. Più in difficoltà quando vede arrivare diversi avversari dalle sue parti ed è costretto a leggere situazioni tattiche complicate in una frazione di secondo, come in occasione del gol di Thorstvedt attivato da Alvarez, sul quale manca la copertura preventiva. Nel finale, tra continue variazioni tattiche e ripartenze dei padroni di casa, va in totale confusione.
LOVATO 4: dalla sue parti il Sassuolo spinge meno rispetto alle iniziative sul versante opposto, ma son dolori anche per lui quando Frattesi e Ceida accelerano. Balla ed anche tanto nella ripresa quando, dopo una fase di gestione, il Sassuolo riprende a verticalizzare e a bucare Sepe troppo facilmente.
CANDREVA 5,5: inizio impegnativo in fase difensiva contro gli arrembanti Laurientè e Rogerio, ma sono anche sue la prime penetrazioni con cross che non trovano pronte le punte alla deviazione vincente. Prova a dettare continuamente il passaggio, cercando di essere il registra decentrato della squadra, in difficoltà a difendere quando il Sassuolo ruba palla e riparte con rapidità e qualità. Nella ripresa fa più fatica, anche se è uno degli ultimi ad arrendersi.
COULIBALY 4,5: si vede pochissimo in fase propositiva, lotta ma le letture tattiche sono spesso infelici quando Frattesi e Thorstvedt attaccano gli spazi tra le linee granata. Impacciato in fase gi gestione palla e disattento difensivamente anche nella ripresa, come testimonia l’ennesimo inserimento letale del centrocampista norvegese.
MAGGIORE 5: alterna sprazzi positivi, l’ottimo pallone fornito a Dia, a momenti di confusione, come in occasione della palla persa che scatena l’azione di rimessa di Lauriente e dell’intervento falloso che concede il rigore del raddoppio ai padroni di casa. 46 RADOVANOVIC 5: ritmi alti, partita decisamente compromessa, può fare ben poco dopo una lunga assenza.
VILHENA 4,5: si propone, si fa vedere dai compagni, poi la prima giocata interessante viene sepolta da rifiniture imprecise e leziose. A centrocampo, alla pari di Coulibaly, non impedisce al Sassuolo di giocare facilmente il pallone in più occasioni. Nervoso ed evanescente, lascia il campo. 58 BONAZZOLI 5,5: entra a gara compromessa, prova a conferire maggiore lucidità alla manovra, serve un ottimo assist a Piatek, ma è troppo tardi per sperare di mutare il corso degli eventi.
MAZZOCCHI 5: il tridente neroverde suggerisce al trainer granata di tenerlo in posizione bassa rispetto al solito, ma non disdegna di distendersi in avanti e di proporre qualcosa di interessante quando viene servito dai compagni nei tempi giusti. Dal suo piede parte l’ottimo traversone che trova la testa di Piatek e la parata di Consigli, anche se al numero nove granata viene fischiato fallo. Nella ripresa, dopo un inizio caparbio, viene travolto con il resto della squadra e dalle sue parti si affonda spesso e volentieri. 81 KASTANOS S.V.
DIA 5: sempre apprezzabile la sua capacità di uscire dai blocchi difensivi e non regalare riferimenti agli avversari, però questa volta è stranamente impreciso in fase di finalizzazione, quando fallisce due ghiotte occasioni da rete. Nella ripresa la squadra sbraca, lui sparisce con essa. 81 BOTHEIM S.V.
PIATEK 5: si vede poco, manca anche l’abituale movimento sul fronte offensivo. La sua presenza si nota solo in occasione del colpo di testa parato da Consigli, ma prima di colpire viene punito con un fallo ai danni del suo marcatore. Un’altra opportunità analoga gli capita nei secondi quarantacinque minuti, ma anticipa lo stacco e non impatta bene il pallone di testa.
ALL. NICOLA 4: il tentativo di far della Salernitana l’Atalanta di Gasperini o il Torino di Juric, sta portando in dote solo una un gran numero di gol da raccogliere nella porta difesa da Sepe. Le marcature a uomo spesso non funzionano, a centrocampo il Sassuolo muove troppo facilmente il pallone. I cambi di modulo della ripresa accentuano il disagio tattico della squadra in fase difensiva. Bisogna assolutamente correggere la rotta, accantonare sogni di grandezza e affidarsi a realismo e concretezza. Sia sul piano degli obiettivi, sia dal punto di vista tattico.
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