Nella gara valevole per la nona giornata del campionato di massima serie, si sono affrontate Salernitana e Verona. Due squadre che non vincevano da molto tempo, dunque, desiderose di rilanciarsi. A spuntarla sono stati i padroni di casa nei minuti finali, con una rete di pregevole fattura del senegalese Dia.
A dirigere l’incontro è stato il signor Davide Ghersini di Genova, coadiuvato dagli assistenti Sechi e Massara. Quarto ufficiale Cosso, in sala Var Nasca e Maggioni.
Passiamo alla moviola.
Al 67’ Radovanovic (S) interrompe una pericolosa azione offensiva avversaria, stoppando il pallone con il corpo, all’interno dell’area di rigore: Ghersini, ben posizionato, non ha esitazioni ed assegna il penalty agli ospiti. Dopo il consueto silent check, Nasca richiama l’arbitro al monitor. Al termine della on field review, il direttore di gara revoca il rigore precedentemente assegnato e riprende il gioco consegnando il pallone a Sepe. Giusto così in quanto al momento dell’impatto con il pallone il braccio di Radovanovic è oggettivamente in posizione naturale, dunque, per nulla punibile.
Al 99’ Dia (S) ruba palla al limite dell’area avversaria e si incammina pericolosamente verso la porta difesa da Montipò (V): ad inseguirlo c’è Gunter (V), che lo stende poco dopo l’ingresso nella stessa. Ghersini fa ampi cenni di proseguire, tra le proteste dei padroni di casa.
[Considerazioni personali]
A parer mio, resta un episodio molto dubbio in quanto, seppur vero che Gunter colpisca il pallone durante il suo tackle scivolato, non va sottovalutata in primis la sua trattenuta reiterata per i pantaloncini – già elemento punibile in quanto mina l’equilibrio di Dia – oltre al contatto sulla gamba d’appoggio dell’attaccante, successivo al tocco del pallone. Contatto che ha impedito al calciatore senegalese di proseguire la sua corsa verso la porta avversaria. Sarebbe stato giusto assegnare un calcio di rigore a favore della Salernitana con conseguente ammonizione per il difendente gialloblù per Dogso genuino. Il Var poteva intervenire? Trattandosi di entità del contatto, con l’arbitro in pieno controllo dell’azione, no!
In conclusione, è stata una gara dai due volti quella di Ghersini: buona la direzione nella prima frazione di gioco, sia a livello tecnico che disciplinare. Tutt’altro, invece, nella ripresa con gli episodi del 67’ e 99’ che hanno lasciato, per motivi differenti, più di qualche perplessità. Buona la prestazione dei due assistenti, altrettanto quella dei due varisti, molto bravi a richiamare l’arbitro alla on field review in occasione del rigore inizialmente assegnato al Verona.
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