SEPE 5,5 : il tiro in diagonale di Lautaro è preciso, ma lui non sembra completamente esente da colpe. Evita il raddoppio con un intervento su deviazione di testa di Lautaro. Poco può fare sulla seconda rete interista, smanaccia in corner un colpo di testa di Correa. Un po’ incerto nella gestione del pallone con i piedi.
GYOMBER 6: si propone in fase di impostazione dal basso, reattivo nella chiusura di Dzeko prossimo a calciare da distanza ravvicinata. Nessuna responsabilità sui due gol dell’Inter.
DANILIUC 5: sul riferimento e a difesa schierata inizia bene, ma viene beffato alla prima movenza senza palla di Lautaro, che porta in vantaggio l’Inter con un diagonale dai diciotto metri. Ancora incerto nella gestione di un pallone, Dumfriess gli ruba il tempo e lo costringe ad un fallo d’ammonizione. Ancora ingenuo, è già ammonito, nel commettere un fallo evitabile ai diciotto metri. Si riscatta parzialmente chiudendo bene su un insidioso cross di Di Marco. Gestisce male il pallone che regala all’Inter l’opportunità di ripartire e realizzare il raddoppio con Barella. Prova a rendersi pericoloso su calcio piazzato, ma Onana neutralizza il tiro dalla distanza.
PIROLA 5,5: come Daniliuc, anche lui manifesta scarso tempismo nell’azione del gol di Lautaro. E’ giovane, desideroso di mettersi in mostra, la lettura nel presidio degli spazi e delle coperture preventive ancora non è quella giusta, sull’uomo però è arcigno, facendo sentire i tacchetti agli avanti interisti. Si lascia saltare troppo facilmente da Barella nell’azione che vale il raddoppio nerazzurro. 82 BRONN S.V.
CANDREVA 6,5: quando Di Marco affonda son dolori, quando è lui a dettare il passaggio ai compagni cerca di proporsi sulla fascia destra e vestire i panni di regista decentrato. Nella ripresa, nonostante le difficoltà, è il più ispirato dei suoi, serve due ottimi assist a Dia e Bonazzoli, arriva al tiro e porta numerosi palloni in avanti.
COULIBALY 5,5: perde un sanguinoso pallone sulla pressione di Lautaro e l’Inter riparte. A metà frazione porta e perde ancora palla, consentendo ai padroni di casa di ripartire pericolosamente. Si vede poco, corre senza risparmiarsi ma, tirando le somme, la prestazione è sottotono rispetto alle ultime esibizioni.
KASTANOS 6: lancia nello spazio Dia che parte ma viene fermato dalla difesa interista. Sua è la conclusione più pericolosa dei granata ma il tiro termina fuori di un soffio. Da dimenticare quella successiva, ma nella zona nevralgica è il più volitivo, come testimonia uno strappo che crea superiorità numerica sulla trequarti, l’ottimo pallone servito a Piatek e i contrasti ruvidi che frenano Barella e Lautaro. 60 VALENCIA 5,5: entra a gara compromessa, incide poco.
VILHENA 5,5: gioca davanti alla difesa, stoppa in interdizione il lanciato Dumfries e inizialmente mostra ordine nel cucire il gioco. Poi gioca al piccolo trotto e svolge un compitino che nulla frutta alla squadra. 76 BOHINEN S.V.
MAZZOCCHI 5,5: Dumfriess è un brutto cliente, lo attacca spesso nei primi minuti e diventa insidioso quando taglia nel campo sulle ripartenze; lui è applicato, si vede poco in avanti, e cerca di ridurre gli spazi al suo dirimpettaio. Prova ad affacciarsi nella metà campo interista ad inizio ripresa, ma non riesce a sfondare. 82 SAMBIA S.V.
DIA 5,5: riparte prontamente sull’assist di Kastanos, però viene arrestato dalla retroguardia nerazzurra prima di entrare in area. Non riesce nel primo tempo a svolgere il suo abituale lavoro di difesa palla e ripartenza che consente alla squadra di distendersi in avanti. A lui, però, basta un guizzo, come quando s’inserisce in area nerazzurra, colpisce di testa e trova la risposta di Onana. Un po’ più vivace nella ripresa, ma la sua resta una prestazione poco brillante.
PIATEK 5,5: si vede poco, ma è lui ad impegnare severamente Onana sull’ottima intuizione di Kastanos. Poco da segnalare nella ripresa. 60 BONAZZOLI 6: trova con un tracciante di prima intenzione Candreva che guadagna punizione, poi svetta di testa e per poco non trova la porta.
ALL.NICOLA 6: la squadra è compatta, corta e stretta, soffre poco nelle prime battute di gioco e prova a ripartire. Dopo aver subito il gol, i suoi uomini non perdono la razionalità, cercano di non disunirsi. Nella ripresa, la squadra è più aggressiva nel proporsi e nell’attaccare lo spazio, sfiora il pari con Dia, ma subisce il raddoppio nel suo momento migliore, consentendo all’Inter di gestire serenamente l’ultimo terzo di gara.