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Nella pellicola della decima, una serie di scene piene zeppe di emozioni.

Dopo dieci giornate un accenno di bilancio, senza esagerare poiché a pochi passi da Qatar 2022.

Allora iniziamo mettendoci comodi, davanti ad uno spettacolo che non si spegne, nonostante lo svantaggio iniziale.

Nella pellicola della decima c’è l’urlo di Dusan Vlahovic (Goal.com)
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Parlo del Napoli e di chi è pronto a lanciare le prime sentenze, con tanto cuore recuperando sul Bologna.

Jesus, Lozano e Osimhen per il 3 a 2 finale, mentre sugli spalti cantano tutti felici e vestiti d’azzurro.

In terra azzurra una gioia contro i monzesi, con la fiammata di Haas che vale i 3 punti per gli empolesi.

Fiamme dalle quale uscire indenni e ancora vivi, grazie all’urlo di Dusan Vlahovic nella casa del Toro.

L’abbraccio a fine gara commuove e certifica, la voglia di ripartire nonostante le difficoltà.

Illude il vantaggio neroverde in casa della Dea, colei che reagisce grazie a Pasalic e il solito Lookman.

Atalanta alle spalle del Napoli, con un profilo basso nascondendo i sogni, perché andare lontano è l’imperativo dei ragazzi di Gasperini.

Ci ha provato ma senza riuscirci, con pochissima grinta alla “Scala del Calcio”.

Una Salernitana che ha bisogno di tanto lavoro, perché la salvezza passa anche da queste partite.

Tonali ancora in gol a Verona (Quotidiano.net)
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Inter d’altro canto ritrovata e convinta, con Lautaro e Barella ancora in gol dopo le firme al Camp Nou.

Bella la gara dell’Olimpico tra Lazio e Udinese, un calcio fantastico che rende onore a chi è voglioso di emergere.

Giostra di gol al “Picco”, con i grigiorossi e gli spezzini in perfetta parità dopo quattro reti.

Nonostante la fatica, nonostante le assenze, nonostante gli alibi che potrebbero salvare ogni tipo di prestazione.

Un Milan convinto che mostra il cuore, con la zampata di Tonali come un anno fa, per la vittoria al Bentegodi.

Chiude il cerchio una Roma corsara a “Marassi”, con una perla di Pellegrini dagli undici metri, mentre in Salento la viola agguanta il pari con Kouamé.

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