Il protagonista di giornata è senza dubbio Frank Ribéry. Non risulterà ridondante scrivere il suo nome, non stancherà continuare a raccontare del campione che ha deciso di terminare la sua carriera, costellata di successi, nella piccola ma intensa Salerno. Un addio forzato, una scelta drastica, un provvedimento inevitabile quello del talento francese, dettato, senza dubbio, dalle insanabili condizioni del suo ginocchio. Di Salerno si è innamorato. I salernitani lo hanno stregato. La società granata lo ha incentivato, con un importante progetto, affinché continuasse a vivere e lavorare nella città che lo ha accolto, sin da subito, con incondizionato affetto.
Al triplice fischio della gara tra Salernitana e Spezia, è stato intervistato dai microfoni di Dazn. Con entusiasmo ha parlato del successo ottenuto tra le mura dell’Arechi, raccontando il suo addio al calcio giocato.
«Oggi si è conclusa una settimana molto particolare. Ho vissuto tantissime emozioni. La società, il gruppo, mi hanno riempito di gioia. Voglio ringraziare ognuno per quel che ho provato e per quello che ancora sto sentendo: l’allenatore, la gente, tutti. Ho scelto ancora Salerno perché mi sono trovato benissimo sin da subito: con la squadra, con il presidente, lo staff, l’allenatore, il pubblico. Quando ho capito che non c’era altra soluzione che smettere di giocare, ho sofferto molto, è stato duro. Quando mi è stato proposto di rimanere nella società, non ci ho pensato molto, ho deciso subito che sarebbe stata la scelta giusta. Voglio mettermi alla prova con questa nuova avventura. Sarà tutto diverso, ma mi piace stare ancora in campo, vicino ai calciatori. Voglio far capire a tutti che posso essere ancora utile, anche rivestendo un nuovo ruolo all’interno della società. La vittoria di oggi, inoltre, è stata la ciliegina sulla torta».
Ribèry aggiunge: «Il calcio mi ha dato tutto. Ho vissuto un’infanzia speciale, particolare, non semplice. Il calcio mi ha cambiato la vita, devo tanto a questo sport. Non dimenticherò mai il mio percorso e la strada che ho fatto per raggiungere i risultati ottenuti. Voglio trasmettere ai più giovani senso d’umiltà, modestia, rispetto, educazione. Posso dare al calcio ancora tanto, voglio restituire ciò che ho ricevuto, ho voglia trasmettere agli altri la mia esperienza. Voglio mettermi in discussione, voglio continuare a divertirmi e divertire »
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