Storytelling

Brividi e prime concretezze

Tempo di lettura: 2 minuti

Brividi e prime concretezze dopo undici giornate, perché la sensazione è che tutto ciò non sia casuale.

Il Napoli vola e sblocca il risultato grazie ad un gran gol, una rete sensazionale che racchiude la voglia di una vera squadra.

Osimhen polverizza e fa cantare i suoi tifosi, in trasferta all’Olimpico per festeggiare il meritato primo posto.

Osimhen segna il gol vittoria contro la Roma all’Olimpico (Tuttomercatoweb.com)

Atalanta alle corde come su un ring in un incontro di boxe, dove i “pugili” di Sarri attaccano senza tregua.

Zaccagni e Felipe Anderson trasformano in certezza l’identità acquisita, nonostante l’assenza del loro Re.

Tanto tempo prima di un poker, con qualche problema nonostante il pesante passivo.

Una Juventus in fase di costruzione e leggermente unita, capace di stravincere per 4 a 0 sugli empolesi.

L’Arechi è un lungo applauso prima del fischio d’inizio, perché un grazie non sarà mai abbastanza per alcuni campioni.

Nonostante tutto, un vero privilegio aver letto e cantato il nome di una leggenda, tra le lacrime di un addio in una piazza assai calda.

Franck Ribery e la sua generazione, giunto a Salerno con rispetto, salutando il calcio giocato per sempre.

Uno, due, tre, addirittura poker a tinte rossonere, contro un Monza incapace di difendersi.

Squilli ripetuti e decisi, due volte con Diaz, uno con Leao e il primo di Divock Origi in rossonero.

Pazza come le parole del suo inno, la squadra di Inzaghi padrona del campo nonostante le polemiche.

Barella e Lautaro impongono le proprie leggi, raggiunti dalla reazione viola targata Cabral e Ikoné.

Dagli undici metri l’urlo del proprio bomber nerazzurro, e quando sembra esser chiusa, allora accade l’inverosimile.

Jovic al novantesimo ruba la voce al pubblico viola, zittito definitivamente dal gol partita di Mkhitaryan all’ultimo secondo di recupero.

Ritrova il sorriso il Bologna di Motta, con Arnautovic e Ferguson che stendono il Lecce.

Tosti, decisi e compatti, i granata di Juric usciti vincenti dalla Dacia Arena, grazie ad Aina e alla prima gioia chiamata Pietro Pellegri.

Di lunedì c’è chi respira e chi non riesce a farlo, con una gioia di misura color Doria ed una neroverde su un Verona totalmente smarrito.

Gianluigi D Ambrosio

Recent Posts

Salernitana, i convocati per il Sassuolo: rientra Reine-Adelaide, fuori in sei

Tempo di lettura: < 1 minutoGrande emergenza per Stefano Colantuono in vista del match esterno…

9 ore ago

Sassuolo-Salernitana, fischia l’esordiente Crezzini.

Valerio Crezzini della sezione di Siena dirigerà la gara tra Sassuolo e Salernitana, in programma…

1 giorno ago

UFFICIALE – Salernitana, torna Colantuono

Per la quarta volta nella sua carriera, Stefano Colantuono torna sulla panchina della Salernitana e…

1 settimana ago

UFFICIALE – Salernitana, esonerato Martusciello

Ora è ufficiale: Giovanni Martusciello è stato sollevato dall'incarico di allenatore della Salernitana. Lo ha…

1 settimana ago

Solita storia: la Salernitana gioca, il Bari vince

FIORILLO 6: mai impegnato in novanta minuti, registra la disinvoltura con la quale gli avversari…

2 settimane ago

Salernitana, nuovo ko. 2-0 per il Bari e panchina di Martusciello a rischio

La Salernitana ospita il Bari nella partita che chiude la 13/a giornata di Serie B…

2 settimane ago