Da Salernitana-Spezia a Lazio-Salernitana il filo conduttore passa per il bordocampo. Domenica alle 18 su DAZN sarà ancora la brava Barbara Cirillo a raccontare dal cuore del campo di gioco una gara che certamente non lesinerà emozioni. Ai microfoni di solosalerno.it ha raccontato le sue sensazioni.
La cornice dell’Arechi ha reso ulteriormente magico l’addio di Frank Ribéry al calcio giocato, una parentesi intrisa di emozioni. Quali sono state le sensazioni da bordo campo, quali le percezioni più forti?
È stato un momento emozionante. È stato bellissimo per me raccontare un pezzo di storia del calcio e Salerno ha reso l’emozione ancora più forte con i suoi cori che, come sempre, fanno un bellissimo rumore. Se dovessi scegliere una diapositiva da portare a casa sarebbe sicuramente quella delle lacrime di Ribery davanti alla curva. Un’immagine bellissima.
Tra Salernitana e Spezia si è trattato di uno scontro salvezza, rispetto alla scorsa stagione sono scese in campo due squadre rivoluzionate, qual è stato il plus valore che ha portato i granata alla vittoria?
Non parlerei ancora di scontro salvezza. Il campionato è lungo e con la sosta dei Mondiali tutto può cambiare. La Salernitana ha quest’anno il vantaggio di partire con un allenatore che ha già avuto tempo di inculcare la sua filosofia, il suo gioco. La squadra sa cosa fare sotto la guida di Davide Nicola. E a questo va aggiunto anche l’arrivo di giocatori importanti come Dia, ma anche la crescita di chi c’era. Mazzocchi è un giocatore nuovo quest’anno, corre come un treno. È una squadra che ha dei difetti da migliorare, ma sul campo dimostra di avere la forza e la volontà per farlo. Lo Spezia, di contro, sta attraversando un momento non facile. Ha avuto dei giocatori importanti fuori per infortunio e sta ancora cercando la sua identità.
Il rientro di Fazio, nella retroguardia granata, ha trasmesso maggior vigore, carisma e sicurezza alla squadra, quanto ha influito l’argentino sull’inviolabilità della porta difesa da Sepe?
La Salernitana ha sentito la mancanza di Fazio. Lo dicono i numeri: con Fazio in campo è arrivato il primo clean sheet dopo 7 partite in cui la squadra ha preso gol. Non credo sia un caso. È un giocatore di esperienza che ha il carisma giusto per dare sicurezza a tutto il reparto, Sepe compreso. Hanno giocato senza paura.
Domenica la Salernitana sfiderà la Lazio all’Olimpico, la squadra di Sarri farà a meno di Immobile, ma sulla carta risulta comunque favorita, quali carte potrà giocarsi Davide Nicola per fronteggiare la squadra di casa nel migliore dei modi?
La Lazio è una squadra difficilissima da affrontare quest’anno. È una macchina da guerra sia in fase di possesso sia in fase di non possesso. La difesa che ha costruito Sarri è un muro. La Salernitana dovrà essere brava a trovare gli spazi giusti e dovrà essere attenata a non concederne. Anche senza Immobile la Lazio ha dimostrato di poter far male agli avversari. Insomma, per il gioco che hanno i due allenatori tutto fa pensare che sarà una partita divertente… almeno da commentare.
In proposito alla trasferta di Roma, deludenti ed opinabili le decisioni prese in merito alla capienza nel settore ospite. Da 6000 unità presenti lo scorso anno, si è passati ad una drastica riduzione di 500 presenze, giustificate dalle carenze infrastrutturali, fino alla gestione dell’ordine pubblico. La protesta dei supporters granata è mirata a disertare il settore ospiti. Cosa ne pensa?
Non entro nel merito delle decisioni delle autorità competenti, ma non avere i tifosi allo stadio è sempre una perdita importante in termini di spettacolo. E il Covid, purtroppo, ce lo ha dimostrato. Detto questo, la decisione dei tifosi della Salernitana va assolutamente rispettata soprattutto perché il modo per per far sentire il proprio calore alla squadra lo trovano sempre. E i mille all’Arechi alla vigilia della partenza per Roma credo siano la miglior benzina per la Salernitana, per una partita così importante.
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