Il finale che proietta in Qatar e fa calare il sipario sul campionato, perché di “serie A” ne sentiremo parlare solo a gennaio 2023.
Riavvolgendo il nastro però torniamo a Empoli, con le maglie azzurre in festa grazie alle firme di Cambiaghi e Parisi.
Vediamo azzurro in vetta e al “Maradona”, con gioie e qualche brivido, perché la rimonta bianconera non si concretizza per poco.
Festival del gol tra capolista e Udinese, lo stesso festival a cui decide di partecipare il Bologna nel derby con il Sassuolo.
Aebischer, Aranutovic e poi Ferguson, le firme rossoblù che condannano alla sconfitta il Sassuolo al “Dall’Ara”.
Sbanca il “Marassi” il Lecce di Baroni, per mezzo dei gol di Colombo e Banda, come una punizione severissima che allontana la luce dai blucerchiati.
La musica dei gol in un’ultima domenica di serie A, dove i gol popolano tutti e cinque i terreni di gioco.
Bergamo ci prova ma sbatte contro il muro avversario, perché la reazione atalantina non basta a piegare la squadra di Inzaghi.
Granata smarriti e privi di identità, costretti a subire la furia rossa e bianca dei monzesi guidati da Palladino.
Azioni vere che trafiggono la difesa salernitana, alle corde e poi al tappeto, per via di un 3 a 0 che non lascia dubbi.
Strano ritmo all’Olimpico, dove il Torino mostra coraggio e colpisce grazie a Linetty.
Dybala accende la luce e ci prova, il destino consegna a Belotti una palla pesante che finisce sul palo.
Matic ripara alla fine i danni, in un clima teso al gusto di pura insoddisfazione per i tifosi giallorossi.
Doveroso l’abbraccio verso l’estremo difensore polacco dello Spezia, perché le immagini di Dragowski spezzano davvero il cuore.
Il messaggio giusto lo inviano i compagni spezzini, in rimonta sul terreno del Bentegodi, dedicando al compagno una vittoria fantastica.
Chiudono nel finale vittorie pesanti, rumorose e piene di ritmo.
Il cuore di Milan e Juventus, infatti, crea distanze e fa rumore, in una classifica che recita una lingua diversa.
L’autogol di Milenkovic regala i tre punti al Milan, mentre a Torino ci pensano Kean e Milik a chiudere i giochi.
Appuntamento a gennaio allora, con un occhio automatico ai mondiali del Qatar.