“Dos estrellas están naciendo”, potrebbe sembrare una profezia quella scritta dalla maggioranza degli sportivi spagnoli dopo il 7-0 contro il Costa Rica, ma è l’oggettiva verità. Le stelle hanno un nome ed un cognome ben precisi: Pablo Gavi e Pedri González. In Spagna, più precisamente in Catalunya ed ancor più nello specifico a Barcellona, il nome di uno è matematicamente seguito da quello dell’altro, un po’come se fossero Batman e Robin o Spider-Man ed Iron Man o Xavi ed Iniesta.
Ha bruciato letteralmente le tappe, Pedri. Di anni, per esordire tra “i grandi”, gliene sono bastati appena sedici, ancora di meno per far innamorare calcisticamente Josè Mel Perez che- dopo averlo visto in allenamento con le giovanili- lo convoca immediatamente in prima squadra al Las Palmas. “Osservate questo ragazzo perchè è milionario e non lo sa”, furono queste le parole profetiche del trainer che il 18 agosto del 2019 lo lanciò titolare per la prima volta in carriera nel match contro l’Huesca. Da quel giorno, il predestinato non si è più fermato ed in una stagione è passato dallo stadio Gran Canaria al Camp Nou passando per la conquistata titolarità con la Spagna ad Euro 2020.
Se Pedri in un anno è passato dalla Segunda Division al Barcellona, Gavi nel paradiso azulgrana ci è entrato dalla porta principale. Lo ha fatto a suo modo, inserendosi e stupendo tutti a suon di prestazioni monstre che non hanno fatto altro che confermare la competitività e la fame calcistica che Manuel Vasco (primo allenatore di Pablo) ha catalogato come caratteristiche della gemma spagnola. A 17 anni e 24 giorni esordisce con il Barcellona nella sfida di Liga contro il Getafe diventando il quarto più giovane esordiente con la maglia dei catalani, il 6 ottobre del 2021- per iniziare con il botto la carriera- diventa, contro l’Italia a San Siro, il debuttante più giovane nella storia della selezione spagnola battendo il record appartenente ad Angel Zubieta che durava dal 1936.
Per capire l’impatto sul mondo del calcio dei due millennial basta leggere il nome dei vincitori delle ultime due edizioni del Premio Kopa (il pallone d’oro degli Under 21): 2021 Pedri, 2022 Gavi. Quest’ultimo, ormai collezionatore di record, con la rete messa a segno contro Costa Rica è diventato il terzo marcatore più giovane nella storia dei Mondiali, dinanzi a lui solo Rosas ed un certo Pelè. Luis Enrique ha eletto entrambi perni del centrocampo per portare le Furie Rosse sul tetto del Mondo 12 anni dopo l’ultima volta. L’impresa, per gli iberici, non sarà facile ma neanche impossibile, soprattutto se dalla tua parte hai due talenti che non sono solo il futuro ma anche sempre più il presente.
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