Il giornalista Francesco Repice, intervenuto ai microfoni de’ (Il Pallone Gonfiato), dopo una parentesi dedicata al caso Juventus ed una disamina rivolta ai mondiali in Qatar (leggi l’articolo completo), ha esternato il proprio pensiero in proposito alla Salernitana.
L’intervista
Tra le squadre “rivelazione” della massima serie c’è anche La Salernitana, i granata hanno cambiato pelle, dove potranno arrivare? Nicola è il timoniere giusto alla guida dei granata?
«La Salernitana fa parte di quel lotto di squadre che deve avere un solo scopo: giocarsela fino alla fine, fino all’ultima giornata. È vietato ammainare bandiera a due o tre gare dal termine del campionato, perché la situazione potrebbe compromettersi irrimediabilmente. In quanto al mister, credo che Nicola sia l’uomo giusto per la compagine campana, è un maestro, raggiungerà sicuramente l’obiettivo prefissato con la società granata».
Con la nuova proprietà quali traguardi crede possa raggiungere la squadra granata? Quanto sarà importante puntare anche sul settore giovanile, finora, inesistente?
«Credo che un club come la Salernitana debba stabilmente disputare il campionato di serie A. In proposito al settore giovanile è una questione molto complessa, è fuori dalle banalità. Gli investimenti nei settori giovanili, attualmente, sono pochi, se si sviluppassero meglio sarebbero importantissimi e significherebbero tanto per i club. Nessuno ha voglia di spendere soldi “fuori dalle mura domestiche”, se si creassero le basi per costruire “in casa” i propri calciatori, sarebbe una garanzia di successo. Il “problema” principale risiede nei costi elevatissimi che prevederebbe un’operazione simile, occorre un cospicuo potenziale economico. La Salernitana di Iervolino è sulla buona strada per iniziare a concretizzare anche questo proposito».