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Nicola: «Milan squadra di valori, curiosi di vedere quanto la sosta abbia inciso»

Il trainer presenta la sfida di domani contro i Campioni d'Italia del Milan: "Vogliosi di scendere in campo dinanzi al nostro pubblico"

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«C’è curiosità di metterci all’opera», Davide Nicola presenta così la sfida tra la sua Salernitana ed il Milan.
Il ritorno in campo dopo un mese e mezzo di stop dinanzi ad oltre 30 mila supporter, questo sarà ciò che attenderà l’ippocampo nella giornata di domani.
Quest’oggi, come di consueto, il trainer granata ha incontrato la stampa per la consueta conferenza.

Le parole di Nicola

«Siamo curiosi- dice il trainer- di vedere quanto la sosta può aver inciso. Incontriamo una squadra che ha valori e ci siamo preparati nel nostro miglior modo.»

«Come si affronta il Milan? Bisogna pareggiare innanzitutto la capacità di fare gioco. Hanno individualità come noi, abbiamo lavorato per capire quali fossero i loro punti forti. Concedono spazi ma sono capaci anche di ripartire. La partita e l’avversario possono farti preformare da subito, abbiamo voglia di scendere in campo dinanzi al nostro pubblico.»

«Credo che Sambia sia pronto per giocare da titolare, è fantastico come umore nei confronti del gruppo. Lui dà tutto se stesso e non ha mai saltato un allenamento, per un allenatore è importante poter concedere una chance. Un’atleta prepara se stesso per arrivare a sfruttare il suo momento, noi tutti facciamo il tifo per lui.
La Salernitana è al di sotto o in pari alla media degli infortuni, ogni 10 allenamenti c’è un rischio infortunio. Abbiamo avuto infortuni più da trauma che muscolari. L’aspetto più determinante del nostro stare in campo è mantenere l’ordine tattico che giocoforza la sosta ti fa perdere.»

«Dobbiamo divertirci a proporre quello che abbiamo fatto, crescere significa essere propositivi anche contro un certo tipo di avversari. Avevamo Valencia, Piatek, Dia e Bonazzoli, abbiamo provato a girare le coppie ma anche a tre. In questo momento mi soddisfano tutti ma non ci sono titolari inamovibili.
Ochoa ha un sorriso coinvolgente che può far bene al gruppo, ha abitudine di parlare con la linea difensiva.
Radovanovic centrale? Può ricoprire questo ruolo perchè anche in passato lo ha ricoperto.»

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