Il titolo d’inverno e nuovi scenari alla fine del diciassettesimo turno, a due sole giornate dalla chiusura del girone d’andata.
Riavvolgendo il nastro allora torniamo a Firenze per descrivere un trionfo, all’ultimo respiro dopo un botta e risposta a distanza di poco tempo.
Saponara prima, Berardi dal dischetto nove minuti più tardi, per una chiusura viola targata Nico Gonzalez all’ultimo respiro.
Non si placa la striscia di vittorie consecutive della Juventus di Allegri, nella sfida tutta bianconera con l’Udinese di Sottil.
L’ottavo successo arriva infatti con un’azione strepitosa, conclusa da Danilo a pochi minuti dalla fine.
Da capitano a capitano, insomma, perché il gol del brasiliano vale una dedica ad un capitano storico, quel Gianluca Vialli volato via troppo presto.
Il derby lombardo è un pirotecnico 2 a 2, dopo un botta e risposta iniziale grazie alle firme di Darmian e Ciurria.
Quando però il finale sembra scritto da Lautaro Martinez, ci pensa Caldirola a far cantare l’intero pubblico monzese.
Ancora più granata lo stadio “Arechi” di Salerno, per mezzo della sfida tra Salernitana e Torino.
Vilhena scaccia i fantasmi e suona la carica, e almeno per ora, la panchina di Davide Nicola sembra salva.
In pieno calciomercato però, urge qualche rinforzo per continuare a lottare per la salvezza.
Succede di tutto all’Olimpico tra Lazio ed Empoli, una gara dal sapore speciale per un ex di nome Maurizio Sarri.
Doppio vantaggio sgretolato da Caputo e Marin, un pareggio al gusto di sconfitta, capace di rovinare la festa per i 123 anni della storia laziale.
Reti bianche allo stadio “Picco”, equilibrio perfetto tra Spezia e Lecce, con una classifica che non cambia di una virgola per entrambe.
Atmosfera da brividi per Vialli a “Marassi”, il cuore che si scioglie dinanzi a Stankovic circondato dai figli di Sinisa Mihajlovic.
Poi il campo e la pioggia, con un rigore parato da Audero che spaventa i ragazzi di Spalletti.
Reazione immediata che scaccia ogni forma di paura, grazie ad un lampo di Osimhen e la chiusura dagli undici metri di Elmas.
Il Napoli è ufficialmente campione d’inverno, non troppo lontano da chi insegue e sogna di accorciare le distanze.
Sembra in discesa la sfida di San Siro tra Milan e Roma, un autentico finale inaspettato che rovina i piani rossoneri.
Kalulu e Pobega fanno cantare il pubblico, ammutolito poi da Ibanez e Abraham al novantatreesimo minuto.
Respiro vitale per l’Hellas Verona grazie alla doppietta di Lazovic, una sconfitta che spinge ancora più nel baratro i grigiorossi di Alvini.
In rimonta al “Dall’Ara” i ragazzi di Gasperini, una bella risposta d’orgoglio e da vera squadra, perché dopo la firma di Orsolini, ci pensano Koopmeiners e Højlund a regalare i tre punti.
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