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Calciovagando: la talentuosa e combattiva regia di Juan Sforza

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La storia narra che la città argentina di Rosario e la vasta provincia di Santa Fe rappresentino uno dei distretti più fecondi di talenti calcistici.

L’inarrivabile Lionel Messi ha visto i suoi natali nella Cuna della Bandera (Culla della Bandiera), preceduto da tante altre leggende del calcio albiceleste, su tutte Jorge Valdano, Kili Gonzales, Gabriel Batistuta e Javier Mascherano.

Un nuovo capitolo calcistico, a queste latitudini, ha iniziato a scriverlo, da oltre un lustro, il talento di Juan Sforza, centrocampista classe 2002, tesserato con i Newell’s Old Boys e in possesso anche della nazionalità italiana.


Nonostante la giovane età – ha compiuto 21 anni da poco più di una settimana, esattamente il 14 febbraio – il talentuoso virgulto può già vantare nel suo palmares due Campionati Sudamericani vinti, indossando la fascia di capitano, con le Rappresentative argentine Under 15 e Under 17, e un ruolo di primo piano tra le file dei seguitissimi NOB (Newell’s Old Boys), compagine che attualmente staziona nei piani alti della Liga Professional, con nove punti conquistati nei primi quattro turni di campionato.

In totale, il ragazzo ha disputato 74 partite e realizzato 4 reti con i rossoneri allenati da mister Gabriel Heinze, difensore dal passato illustre con le maglie di Manchester United, Real Madrid e Roma.

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Su di lui, ormai da tempo, si dice che abbiano posato gli occhi gli osservatori di grandi squadre europee (Barcellona, Milan, Roma, Napoli e Juve), fortemente interessate ad aggiudicarsi le sue prestazioni.

Operazione non ancora andata in porto, probabilmente procrastinata per il volere di tutti i protagonisti della vicenda. Infatti, partendo dal calciatore e dalla sua famiglia, transitando per i procuratori e la società di appartenenza ed arrivando alle squadre interessate, tutti si sono trovati d’accordo nella decisione di non accelerare i tempi e garantire a Sforza un solido apprendistato nel calcio professionistico argentino. Prima di approdare in Europa e coronare il sogno professionale di recitare da protagonista nei competitivi campionati del vecchio continente.

l ragazzo viene descritto molto attento e scrupoloso nel suo processo di crescita, consapevole dell’importanza di tre aspetti fondamentali: pazienza, umiltà e capacità di essere esigente con sé stesso.

Sembra che anche il Genoa, nella recente sessione invernale del calciomercato, abbia provato a portarlo in Italia, ma lui ed il suo entourage avrebbero deciso ancora una volta di completare in Argentina e con i Newell’s (scadenza contrattuale 2024) lo svezzamento professionale e il necessario irrobustimento fisico, atletico ed agonistico.

L’attuale prezzo di mercato, secondo alcuni siti specializzati, si aggirerebbe sui 3/4 milioni di euro, ma in molti sono pronti a scommettere che ne occorreranno almeno 7/8 per avere la meglio su una concorrenza abbastanza folta ed agguerrita.

Dal punto di vista tecnico e tattico, Juan Sforza è un centrocampista centrale che sa farsi valere in entrambe le fasi di gioco. Munito di un piede mancino assai educato, grazie al quale alterna intelligentemente traiettorie lunghe e corte a seconda delle diverse esigenze del match, egli è anche molto aggressivo nel pressing sui facitori di gioco avversari e dotato di spiccato acume tattico nel curare la fase difensiva.

Pertanto, la personalità mostrata nella capacità di assumersi la responsabilità della giocata e la maturità che accompagna in campo le sue letture tattiche, fanno di lui un giovane prospetto che già agisce sul rettangolo verde con il carisma di un veterano.

Inoltre, il metodista sudamericano non disdegna l’inserimento offensivo per procacciarsi l’opportunità di calciare in porta, dimostrandosi pronto a vestire anche i panni di mezzala sinistra.

La sua collocazione tattica preferita, ma anche quella più aderente alle sue caratteristiche tecniche, è legata però all’importanza di trovarsi sempre al centro della manovra e nella condizione di dettare i tempi nella distribuzione del pallone.

Doppio regista in un centrocampo a quattro oppure vertice basso in una mediana a tre? Il quesito appare solo una questione di dettagli, facilmente risolvibile osservando e analizzando il volume quantitativo e qualitativo delle sue prestazioni.

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Sarà la stagione 2023-2024 quella giusta per il suo approdo nel calcio europeo? Probabilmente si, ma potremo scoprirlo solo tra qualche mese.

Maurizio Iuliano

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