Inutile nasconderlo, gli ultimi anni della gestione della Salernitana targata Lotito-Mezzaroma-Fabiani avevano prodotto una spaccatura all’interno della tifoseria granata. Erano nate due fazioni: i “pro” e i “contro”. I primi sono stati capaci di perdonare alla celeberrima triade qualunque nefandezza sia di natura tecnica (“Jallow patrimonio della società”, “Grillo portafortuna”, per citare due delle tante “perle” di chi dopo la Salernitana si è dovuto “rifugiare” nel settore giovanile e femminile della Lazio dato che non lo volevano neanche in Eccellenza) sia di natura ambientale (“siamo andati in A grazie allo stadio vuoto”, arringava Lotito in una cosiddetta festa promozione).
I secondi invece non facevano passare nulla alla celeberrima triade anche arrivando a disconoscerne i meriti che comunque ci sono, perché le 4 promozioni sul campo dalla D alla A in 10 anni sono dati oggettivi (così come è oggettivo che grazie alla celeberrima triade la Salernitana sia arrivata a due minuti dalla completa sparizione dai radar del calcio italiano).
Ora, con l’avvento di Danilo Iervolino, la tifoseria ha ritrovato un’unità. Ma i “distinguo” non mancano. E, sarà una coincidenza, coloro che appartenevano ai “pro” Lotito-Mezzaroma-Fabiani non si fanno pregare nello scoccare qualche frecciatina al patron granata, mentre i vecchi “contro” difendono a spada tratta Iervolino sminuendo i suoi errori. Quindi, per chi (come lo scrivente e la testata che ospita lo scrivente) si ostina a camminare lungo i binari dell’oggettività, si prospettano tempi duri.
Ma siccome non c’è nulla di oggettivo più dei numeri, ebbene, questi ultimi smentiscono la leggenda metropolitana messa in pubblica piazza dai “distinguo” che vorrebbe far credere che Iervolino si sia preso la Salernitana gratis.
Secondo quanto riporta il portale Calcio&Finanza, la Salernitana al 30 giugno 2022 accusa un passivo di 17 milioni di euro. Passivo figlio della differenza tra costi (66 milioni) e ricavi (46 milioni), parzialmente ammortizzato dall’attivo di 3 milioni datato 30 giugno 2021. E Iervolino di suo ha immesso nella Salernitana ben 33 milioni: i famosi 10 per l’acquisto della Bersagliera dal trust, 3,5 per l’indice di liquidità e 20 milioni destinati al rafforzamento della disastrosa squadra costruita da Fabiani e dedicati alla costruzione del famoso “Instant Team” che ha condotto la Salernitana alla salvezza.
Poi gli errori che Iervolino sta commettendo in questa stagione 2022/2023 sono sotto gli occhi di tutti. Ma sicuramente sono errori che il patron granata sta pagando di tasca sua. Nel senso letterale del termine.
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