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Milan-Salernitana, gli ex: Piatek per rompere il digiuno, Pioli fortunato contro i granata

L'attaccante polacco cerca il ritorno al gol. Precedenti da ex molto positivi per il tecnico rossonero, che a Salerno esordì in panchina tra i professionisti. Breve passato milanista anche per Maggiore

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Porre fine a un digiuno realizzativo di dodici partite e segnare il primo gol da ex contro il Milan: questa la missione di Krzysztof Piatek. L’attaccante della Salernitana, che domani tornerà a San Siro da avversario dopo aver vestito per un anno la maglia rossonera, non segna dal 5 novembre scorso. Occasione in cui il polacco aprì – dopo soli 3′ di gioco – le marcature nel pareggio interno contro la Cremonese.

Da lì in poi, il 99 granata non ha più trovato il gol. Dodici partite (nove delle quali da titolare) in cui Piatek ha dato un preziosissimo contributo alla manovra granata – in termini di lotta e sacrificio -, sciupando però diverse occasioni piuttosto ghiotte. E facendo mancare quelle reti che restano pur sempre pane quotidiano per chi di mestiere fa il centravanti.

Un passato dai due volti

Al Meazza il polacco proverà a ritoccare il suo score in granata, attualmente fermo a 3 gol e 2 assist in 21 presenze. Il tutto contro il Milan, squadra in cui Piatek militò per dodici mesi a partire da gennaio 2019. L’attaccante, autore di ben 19 gol in 21 partite nella sua prima mezza stagione italiana al Genoa, fu prelevato dalla società rossonera per 35 milioni più bonus.

I primi sei mesi a Milano – sotto la gestione Gattuso – furono positivi, con Piatek che mise a referto 11 gol in 21 gare tra campionato e coppe. Score che aiutò il Milan a lottare per la Champions League, poi mancata per un’inezia chiudendo al quinto posto. L’anno successivo fu invece travagliato sin dall’inizio. Il Milan fu escluso dalle coppe europee, Leonardo rassegnò le dimissioni e in panchina arrivò Giampaolo a sostituire Gattuso.

Piatek, tornato al numero 9 (già indossato a Genova e considerato “maledetto” in casa Milan) non riuscì a mantenere la media realizzativa dell’anno precedente. Solo 5 i gol segnati in 20 partite tra Serie A e Coppa Italia. Poi, il ritorno di Ibrahimovic a gennaio 2020 spinse il polacco ancor più giù nelle gerarchie. Da qui la cessione all’Hertha Berlino per 27 milioni di euro. Il classe ’95 passò al club tedesco – che ancora oggi ne controlla il cartellino – chiudendo la sua parentesi milanista con 16 gol in 41 partite.

Salvezza in panchina…

Esperienza durante la quale Piatek incrociò – solo per qualche mese – Stefano Pioli. Il tecnico del Milan, infatti, subentrò a Giampaolo nel settembre 2019, allenando l’attaccante polacco fino a gennaio. La Salernitana rappresenta un importante tassello nella carriera dell’allenatore rossonero, che proprio in granata guadagnò la prima panchina tra i professionisti.

Il tecnico parmense allenò l’Ippocampo nel 2003-04, stagione in cui la società di Aliberti fu ripescata in Serie B dopo il caso Catania. Reduce dalle esperienze nelle giovanili di Bologna e Chievo, Pioli esordì tra i grandi il 17 agosto 2003, in un Salernitana – Napoli 0-0 di Coppa Italia. La stagione fu segnata da una serie di alti e bassi, con Breda e compagni che sfiorarono talvolta i playoff, salvo poi perdere il treno dei migliori.

In Coppa Italia, i granata furono eliminati ai sedicesimi dalla Reggina. Trascinata dai gol di Bogdani e Di Vicino, la Salernitana centrò la salvezza con quattro turni d’anticipo, vincendo 2-1 in rimonta a Terni con doppietta di Tulli. Pioli chiuse l’esperienza a Salerno con il 17° posto a quota 55 punti, a -1 dal Napoli e +4 sulla zona playout. In totale, il tecnico vanta 51 panchine in granata, di cui 16 vittorie (due delle quali a tavolino in Coppa Italia con Pescara e Messina). 14 i pareggi, con 21 sconfitte.

… e fortune da ex

Successivamente, Pioli ha incrociato 9 volte la Salernitana da avversario. Il bilancio è nettamente favorevole al tecnico emiliano, protagonista di 6 successi, 2 pari e un solo ko. Le prime due sfide risalgono al campionato di B 2004-05, quando l’allenatore passò al Modena dopo l’esperienza con la Salernitana: 1-0 al Braglia, 2-2 all’Arechi.

Nuovo incrocio nel 2008-09, sempre in cadetteria, sulla panchina del Piacenza: i granata di Castori si imposero di misura al Garilli con rete di Fava, infliggendo a Pioli l’unica sconfitta in carriera contro la Salernitana. Al ritorno, invece, 0-1 biancorosso con gol di Anaclerio. L’anno seguente (2009-10) il tecnico passò al Sassuolo, con cui vinse 3-2 al Braglia e 1-4 all’Arechi (rispettivamente Grassadonia e Cerone sulla panchina di una Salernitana poi ultima e retrocessa in Prima Divisione).

Spazio poi ai precedenti più freschi, con Pioli sulla panchina del Milan. Lo scorso anno il Diavolo si impose 2-0 a San Siro sui granata di Colantuono con Kessié e Saelemaekers. Al ritorno, invece, un’eroica Salernitana fermò i futuri Campioni d’Italia sul 2-2 all’Arechi. A sbloccare il match d’esordio di Davide Nicola fu Messias, poi Bonazzoli e Djuric firmarono la rimonta granata prima del pari di Rebic.

L’ultimo incrocio risale allo scorso 4 gennaio, nel match d’andata. Il Milan riprese nel migliore dei modi il campionato dopo il lungo stop per i Mondiali, imponendosi all’Arechi con i gol di Leao e Tonali. Di Bonazzoli l’inutile rete dell’1-2 finale. Risultato che aprì quaranta giorni da incubo per l’Ippocampo, culminati il 15 febbraio nell’esonero di Nicola e l’arrivo di Paulo Sousa.

Toccata e fuga

La gara di domani sera – quarta in granata per il tecnico portoghese – sarà un incrocio con il passato anche per Giulio Maggiore. Il centrocampista granata entrò nelle giovanili del Milan a 14 anni, nell’estate 2012, dopo le prime esperienze in Liguria con Spezia, DLF Le Giraffe e Canaletto Sepor.

Il classe ’98 fece però solo toccata e fuga, poiché, tra nostalgia di casa e un infortunio in ritiro a Pinzolo, decise di tornare immediatamente a La Spezia. Proprio con gli Aquilotti, Maggiore andò a segno contro i rossoneri due stagioni fa. Il 13 febbraio 2021, infatti, l’allora capitano spezzino firmò il primo dei gol con cui i ragazzi di Italiano stesero il Milan di Pioli per 2-0.

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