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Salernitana autorevole nel primo tempo, caotica e timorosa nella ripresa. Gyomber, Coulibaly e Dia i migliori

Tempo di lettura: 4 minuti

OCHOA 6,5: mai impegnato nella prima mezzora di gioco, qualche piccola titubanza nella gestione del pallone con i piedi e in occasione di un’uscita alta sugli sviluppi di un corner. Attento nel non farsi sorprendere dal corner avvelenato di Verde. Reattivo su un’analoga situazione, nega la gioia del gol a Maldini. Incolpevole sulla rete di Shomurodov.

DANILIUC 6: Kovalenko è l’attaccante aggiunto dello Spezia, pertanto il giovane nazionale austriaco bada a fare soprattutto densità al centro della retroguardia. Compito svolto diligentemente e senza fronzoli. Secondo tempo complicato nel controllo di Maldini ma pure nelle letture a palla scoperta sulle offensive in massa dei padroni di casa, anche se regge.

GYOMBER 7: s’incolla immediatamente su Shomurodov e gli concede poco più di qualche briciola nel primo tempo. Attento e implacabile anche nella seconda frazione di gioco. Poco responsabile sul gol realizzato dal suo diretto avversario, soffre anche lui il forcing ligure nella fase finale del match ma resta il più affidabile della retroguardia e mantiene a galla il suo pacchetto difensivo.

PIROLA 5: concentrato nei primi quarantacinque minuti, opera sul centrosinistra e copre la zona di competenza con il solito rigore, ad eccezione di una piccola titubanza in marcatura aerea su Shomurodov e quando non esce tempestivamente nel bloccare una conclusione di Verde. Quando la squadra si distende in avanti, offre sempre un’opzione di passaggio staccandosi dalla linea difensiva. Secondo tempo energico e attento, ma rovina tutto con un cattivo controllo palla che manda in porta Shomurodov. 80 FAZIO S.V.

SAMBIA 6,5: aggressivo sull’uscita di Nikolaou, prova il jolly con un tiro a volo dai venti metri ma la palla termina alta sulla traversa. Un po’ in difficoltà difensiva quando lo Spezia cambia qualcosa dal punto di vista tattico, e lui si trova in inferiorità numerica contro il dirimpettaio e gli avanzamenti palla al piede di Nikolaou. Sempre qualitativo e imprevedibile quando si propone in avanti, sfiora il gol con un’ottima giocata in dribbling, comprensiva di tiro smanacciato faticosamente da Dragowski. Secondo tempo di sofferenza insieme al resto della squadra. 80 KASTANOS S.V.

COULIBALY 7: parte con una giocata incomprensibile su una potenziale ripartenza. Poi sale in cattedra con il suo dinamismo pregno di sostanza. Porta tanti palloni in avanti, non disdegna lo strappo personale; sempre nel vivo della manovra. Nella ripresa, con lo Spezia ad attaccare furiosamente, è sempre posizionato al posto giusto e sporca una quantità innumerevole di palloni. Nel finale di gara, lui e Gyomber mantengono a galla la fase difensiva della squadra.

VILHENA 6: prime battute caratterizzate da velocità di pensiero e di calcio, gioca semplice e rapido e trova i compagni che dettano il passaggio. Essenziale nel cucire il gioco ed anche determinante nell’inserimento effettuato in occasione del vantaggio granata, quando impedisce a Caldara di spazzare serenamente il pallone. Nel secondo tempo la gara diventa ad alta intensità ed accesa agonisticamente, lui soffre le mutate condizioni del match. 80 BONAZZOLI S.V.

BRADARIC 6: alterna aggressione alta su Amian e presidio difensivo quando Verde si allarga, senza mai smettere di proporsi a sinistra quando la squadra si distende in avanti. Una diagonale difensiva impedisce a Shomurodov di colpire indisturbato di testa a pochi passi da Ochoa. Secondo tempo di sofferenza, soprattutto quando Agudelo gravita nella sua zona, e scarse opportunità di mettersi in mostra in fase di riproposizione.

CANDREVA 5,5: dentro la partita c’è, prova a sorprendere dalla distanza Dragowski ma il tiro termina sul fondo di poco. Però non sempre è lucido e preciso, poi potrebbe sfruttare meglio l’assist di Dia ed anche qualche pallone gestito nella trequarti dello Spezia. Non incide nella ripresa, per lui ancora qualche imprecisione di troppo. 69 BOHINEN 5,5: inizio ricco di incertezze e imprecisioni e non tanto centrato sul piano mentale, nel finale ci mette un po’ più di grinta pur riuscendo raramente a dare ordine alla manovra.

DIA 7: con i suoi tagli tra le linee da sinistra a destra manda in confusione la difesa spezzina, serve un ottimo pallone a Candreva che non riesce però a finalizzare. Ogni volta che riceve palla regala sempre la sensazione di poter spaccare la partita, mettendosi soprattutto al servizio della squadra. Devastante di rimessa nel secondo tempo, parte a ridosso della propria area, percorre settanta metri palla al piede, ubriaca gli avversari e calcia, ma il pallone termina alto. Poi la squadra entra in sofferenza, lui si spende anche in fase difensiva e nel finale con un paio di azioni di rimessa spezza il ritmo agli uomini di Semplici.

PIATEK 6,5: primo tempo ricco di ombre, ma il suo inserimento sul pallone vacante in area spezzina manda in confusione Caldara che per anticiparlo fa autogol. La situazione lo galvanizza e pochi minuti dopo salta ottimamente in area ligure ed è sfortunato nel trovare la traversa. 55 MAGGIORE 5,5: come Bohinen stenta ad entrare in partita, con la funzione ibrida di incursore dedito all’interdizione. Nel finale resta in difficoltà insieme alla squadra, ma almeno tira fuori il carattere per fronteggiare la battaglia che imperversa in campo.

ALL. SOUSA 6: presenta una squadra ricca di qualità e intenzionata a fare la partita, scegliendo Piatek e Vilhena al posto di Kastanos e Bohinen. Ha le idee chiare su come colpire gli avversari, senza mai smarrire gli equilibri difensivi. E sul finire del primo tempo, dopo un buon avvio dei suoi, raccoglie i frutti del progetto tattico studiato alla vigilia, andando vicino addirittura al gol del raddoppio. Nel secondo tempo, opta per cambi conservativi ma i sostituti fanno fatica ad entrare in partita, anche se il gol del pari arriva su un errore di Pirola. Però la squadra sembra aver smarrito autorevolezza ed ordine e rischia di capitolare frequentemente.

Maurizio Iuliano

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