Le dichiarazioni dell’allenatore della Salernitana Paulo Sousa subito dopo il pareggio della sua squadra in casa con l’Inter per 1-1
Sulla Salernitana “fortunata”: “La fortuna? Si conquista con il lavoro come dice il nostro grande Franck Ribéry. L’Inter è tecnicamente forte, con un portiere che gioca bene con i piedi, una linea alta difensiva, mobilità a centrocampo. All’inizio volevo chiudere i corridoi centrali e dare profondità difensiva, rinunciando al pressing alto. Abbiamo avuto difficoltà solo su palle libere con le diagonali dietro la linea difensiva. Alla fine del primo tempo con loro che si sono abbassati ci siamo affacciati verso la loro area. Dopo abbiamo alzato il baricentro cambiando modulo, difendendo più alti e portando più calciatori dentro l’area avversaria. Siamo stati sempre dentro la partita e con la voglia di ottenere il risultato”.
Su Dia inizialmente fuori: “Dia fuori? L’ho spiegato, non volevo rischiare inizialmente centralmente e volevo sfruttare l’entusiasmo di chi subentrava. Ho voluto prendere una decisione più equilibrata”.
Su Nicolussi Caviglia: “Nicolussi Caviglia è un ragazzo che ha molta voglia di arrivare al calcio che conta. Non ha mai abbassato la testa, ha sempre lavorato tantissimo. Sta migliorando nella sua posizione in campo ma non sempre riesce a concretizzare con la giocata quello che vede. Se riuscirà a fare questo, diventerà un grande calciatore di Serie A. Fisicamente è già a posto”.
Su Ochoa: “Ribadisco l’importanza di Sepe e Fiorilo per il lavoro che stanno facendo, Ochoa anche per la sua statura ha un posizionamento diverso rispetto agli altri che gli consente questa grande reattività sul breve. E ci sta aiutando tantissimo nei momenti chiave delle partite”.