La magia dei minuti finali, per mezzo di gol pesanti che premiano e condannano, nel bel mezzo di lotte salvezza ed europee.
In ordine nel cuore granata di Salerno, un’Inter beffata dopo il vantaggio di Gosens al sesto minuto, per mezzo di un tiro-cross di Candreva al novantesimo minuto.
Salento terra che chiama la reazione partenopea, dopo il pesante passivo inflitto dal Milan di Pioli al Maradona.
Allora Di Lorenzo scaccia via i primi fantasmi, tornati a spaventare però nel segno di Di Francesco.
L’autogol di Gallo regala definitivamente i tre punti al Napoli, mettendo ancora più al sicuro il sogno scudetto.
Non oltre un perfetto equilibrio, la sfida tra Milan e Empoli a reti bianche, con l’urlo milanista strozzato dal VAR.
Sabato ricco dal “lunch match” alla sfida dell’Olimpico, da Udine a Roma per una carrellata che completa il ventinovesimo turno.
In apertura alla Dacia Arena con Lovric che distribuisce gioie sugli spalti, costretti a subire una veloce rimonta nel segno di Colpani e il primo gol di Rovella in serie A.
Ci pensa alla fine il bomber Beto a regalare il pareggio per l’Udinese, al novantaduesimo minuto per un 2 a 2 finale.
Il “Franchi” recita la lingua di un altro pareggio, perché Nzola risponde a tono all’autogol di Wisniewski.
Non smette di stupire il Bologna di Thiago Motta, in casa della Dea con l’intento di continuare a sognare i posti europei.
Nicola Sansone in apertura, Orsolini per la chiusura dei giochi in versione gol dell’ex, rovinano la corsa alla squadra di Gasperini.
Sfida salvezza ancora non definitiva, bensì indicativa, perché il match di Marassi recita un tabellino con cinque gol complessivi.
Dopo l’ora di gioco il risultato premia la squadra di Stankovic, grazie alle reti di Leris e Lammers.
Nel finale succede di tutto, istanti nei quali la Cremonese ci crede e trova il pareggio, fino alla vittoria finale grazie a Sernicola al novantacinquesimo.
Di misura dagli undici metri, solitaria al terzo posto avanti alle due milanesi, grazie alla rete di Paulo Dybala che vale un posto tra le grandi d’Europa.
Si canta fino a perdere la voce a Verona, ancora nel finale grazie ad una follia di Consigli.
La rimonta gialloblù che parte da Ceccherini, completata da Gaich al novantacinquesimo minuto di gioco.
Chiude il cerchio la sfida dell’Olimpico, grazie alla firma di Zaccagni che lancia la Lazio in solitaria al secondo posto.
Milinkovic in gol tra le polemiche, la risposta di Rabiot su calcio d’angolo di testa, per un 2 a 1 finale che incorona Sarri nella notte di Roma.