Una (possibile) spallata decisiva. Può essere riassunto così il pomeriggio dell’Arechi per la Salernitana di mister Paulo Sousa che- dinanzi ad oltre 23mila spettatori- si impone per 3-0 sul Sassuolo. A portare in dote i tre punti sono le reti di Pirola, Coulibaly e del solito Boulaye Dia, quest’ultimo salito a quota undici reti in campionato ed a meno uno dal record di Marco Di Vaio.
Le parole di Sousa
“Complimenti ai ragazzi per l’interpretazione della partita quasi perfetta- ha detto Sousa-. Il Sassuolo nella seconda parte del campionato è tra quelle che ha fatto più punti e più gol, questo rafforza la prestazione fatta. Abbiamo messo in atto bene quello su cui abbiamo lavorato in settimana usando i corridoi interni e pressando gli avversari. Mi ha fatto piacere vedere momenti come nel secondo gol in cui abbiamo fatto venti passaggi da Memo a Lassana, questo mi riempie di gioia perchè è frutto del lavoro di cambio mentalità. Si deve continuare a migliorare soprattutto nel blocco basso per essere intensi nella pressione ed essere speculativi aspettando la decisione dell’avversario. Le mie squadre devono essere sempre umili, tutto quello che stiamo conquistando è frutto proprio di questo sacrificio ed umiltà. Il match di oggi ci fa essere più convinti in noi e nei nostri mezzi. Perchè ho detto al pubblico di evitare gli “olè”? Dobbiamo mantenerci umili e con i piedi per terra ma non me la prendo con nessuno, umiltà e sacrificio sono i valori che voglio trasmettere. Io so che i nostri supporter hanno entrambi e voglio che i miei calciatori altrettanto ne abbiano. Nel mio percorso da calciatore ho vissuto le vittorie e le responsabilità connesse. Vivo per i miei calciatori e per capirli, la mia idea è di farli crescere in un’identità ben precisa così da permettere loro di diventare giocatori capaci di prendere decisioni ottime in ogni momento. Sul Napoli oggi ho poco da dire perchè hanno uno dei mister più bravi oltre che primi. Ora recupereremo per poi lavorare sulla strategia in vista della sfida sabato”.
Sui singoli
“Ripeto quello che ho detto ieri- ha poi analizzato il trainer-, Kastanos è il nostro Bernardo Silva. Ha una voglia pazzesca ed una grande intesa con Candreva, naturalmente può migliorare ma ha tanta qualità da poter ricoprire diversi ruoli. A Tonny (Vilhena) abbiamo chiesto intensità mentre Lassana riesce ad essere ancora più determinante in costruzione oltre che arrivare spesso in area. Pirola non si è fatto male e già al 30′ ha avuto un problema, nell’intervallo abbiamo pensato ad una sostituzione ma ci ha detto di poter andare avanti. Per me lui è un centrale straordinario, quasi all’antica. Gyomber non difende solo, nel secondo gol è determinante nella costruzione della manovra mentre Lovato dal punto di vista della tensione ha svolto una buona partita”.