La trentaduesima giornata del campionato di massima serie ha messo di fronte Napoli e Salernitana: in un “Maradona” gremito e vestito a festa, a rovinare i piani ci ha pensato Boulaye Dia che, grazie ad una rete di pregevole fattura, ha regalato un punto d’oro ai suoi compagni di squadra.
Direzione di gara affidata a Matteo Marcenaro di Genova coadiuvato da Meli e Alassio; quarto ufficiale Volpi, al Var Di Martino e Fourneau.
Passiamo alla moviola
Al 77′ Olivera (N) – già ammonito – interviene in netto ritardo su Lassana Coulibaly (S): Marcenaro si limita ad assegnare un calcio di punizione diretto a favore della Salernitana, senza estrarre alcun cartellino. Un intervento che ha tutti gli elementi per essere classificato come “imprudente”. Pertanto, sarebbe stato giusto ammonire per la seconda volta il calciatore uruguaiano. Errore abbastanza evidente dell’arbitro, ma il var non può intervenire!
Al 92′ Simeone (N) entra in area di rigore granata, dando il via ad una pericolosa azione offensiva, che culminerà con un calcio d’angolo a favore degli azzurri. Azione, però, viziata da un evidente tocco di braccio dell’argentino. Qualora il Napoli avesse segnato nell’immediatezza della stessa, il Var avrebbe dovuto richiamare l’arbitro ad una on field review per far annullare la rete.
Al 96′ Osimhen (N) protesta platealmente nei confronti dell’arbitro, dopo aver commesso fallo su Gyomber (S). Marcenaro, che pochi minuti prima aveva espulso il mister granata Sousa (S) per molto meno, chiude un occhio e grazia il nigeriano. Male, malissimo!
In conclusione, la prestazione di ieri pomeriggio conferma una pericolosa ‘attitudine’ dell’arbitro genovese: nei secondi quarantacinque minuti di gioco – soprattutto nella parte finale – Marcenaro perde completamente il controllo delle gare. Aspetto che, alla lunga, gli creerà non pochi problemi.
Buona la prova dei due assistenti; poco lavoro in sala Var per Di Martino e Fourneau.