Paulo Sousa torna a parlare dopo aver obbligatoriamente “saltato” la conferenza post-partita di Salernitana-Fiorentina, perché squalificato. Ha vissuto il 3-3 con i viola da un box della tribuna stampa e adesso è pronto a tornare in panchina contro l’Empoli.
Sulla quota salvezza ed i risultati di giornata:
«Guardiamo i risultati degli avversari diretti, ma non dobbiamo pensare agli altri. Sarà una partita difficilissima, per tanti motivi. Il match di domani sarà tatticamente diverso dai precedenti, il mio collega Paolo Zanetti sta cambiando qualcosa in queste settimane. L’Empoli è reduce da un successo strepitoso contro il Bologna. Anche loro, come noi, sono consapevoli che una vittoria darebbe la spinta forse definitiva verso il raggiungimento dell’obiettivo salvezza. E poi avranno il pubblico dalla loro.»
Sul futuro
«Il mio pensiero è la partita contro l’Empoli. Ci sono dei punti che dobbiamo ancora conquistare. Poi ci sarà tempo e modo per parlare con la società.»
Sul suo percorso personale
«Quando ho appeso le scarpette al chiodo e ho deciso di fare l’allenatore, volevo valorizzare le potenzialità dei calciatori che avrei allenato. La mia espressione di gioco è sempre stata molto diversa rispetto a quello che ho fatto qui alla Salernitana, ma progressivamente ci stiamo avvicinando alle mie idee. Ora, però, ci vuole il fuoco dentro per consolidarci senza accontentarci. La continuità è quella che fa la differenza.»
Lei ha voglia di restare a Salerno?
«Io ho voglia di coltivare la mia passione per il calcio, quando passerà smetterò. Lo sport mi ha dato, oltre all’equilibrio economico, una buona qualità di vita, gli amici e la mia famiglia. Sarò sempre grato a chi mi ha dato la possibilità di lavorare.»
Kastanos e Troost Ekong giocano?
«Sulla fascia destra ho tre possibilità: Mazzocchi, Kastanos e Sambia. Su Kastanos è stato fatto un lavoro specifico e, in fase offensiva, ci sta dando tanto perchè ha tempi, palleggio, sacrificio, umiltà e inserimento. Non posso escludere un cambio di modulo, che sia all’inizio o durante la partita. Quanto a Troost Ekong, per me non esiste il calciatore d’esperienza o quello più giovane. La maturità del calciatore non deriva dalla carta d’identità. Nell’ultima partita abbiamo finito con tre under nel pacchetto difensivo, io sono felice perchè questo testimonia una evoluzione collettiva che sarà d’aiuto alla Salernitana.»
Sui possibili cambi di formazione rispetto al match con la Fiorentina
«Avevamo avuto soltanto due giorni di riposo e alcuni calciatori erano stanchi. Chi ha giocato mi ha dato fiducia, soprattutto Maggiore. Fateci caso: nei due gol di Dia c’era sempre lui al fianco, pronto a segnare a porta vuota se Boulaye avesse passato al posto di calciare in porta.»
Sull’assenza in panchina contro la Fiorentina
«Mi piace leggere la partita, giocare d’anticipo, incidere per tempo su quello che accade. Secondo me mercoledì scorso abbiamo fatto una partita straordinaria contro una Fiorentina veramente forte, di livello. Certo, sui gol subiti era evidente potessimo far meglio. Sono comunque contento di tornare in campo piuttosto che vederla dalla tribuna.»
Su Botheim
«A livello di intensità ha margini di miglioramento enormi. Sul piano tecnico sta raggiungendo livelli strepitosi. Già da diverse settimane sta lavorando bene, spesso lo stavo per inserire però le partite prendevano strade diverse e mi sono dovuto adeguare. E lui non ha mai smesso di crederci, di sudare per la maglia. Può dare una mano anche sulle palle inattive a sfavore.»