Il presidente della Salernitana, Danilo Iervolino, ha rilasciato una lunga intervista al quotidiano “Il Golfo“, in cui ha parlato della sua passione per il calcio, dei progetti futuri del club granata e dei rapporti con Davide Nicola e Walter Sabatini.
Il riscatto di Dia
«Stiamo lavorando alacremente per riscattare Dia, e lo riscatteremo al 100%. Su questo non nutro dubbi, perché è un giocatore importante e ci auguriamo di averlo anche la prossima stagione. Però è evidente che sulla sua permanenza a Salerno potrebbero influire tanti altri fattori, tra tutti la sua volontà».
Le considerazioni su Davide Nicola
«Il mister è una persona dotata di una carica straordinaria, e lo ha dimostrato. È l’allenatore delle salvezze, soprattutto di quelle impossibili, perché lui trasmette energia ai giocatori. Poi il calcio è veloce, il calcio cambia, cambiano i giocatori. C’è bisogno sempre di motivazioni continue, e infatti è frequente il cambio di allenatori anche durante il campionato. Stavamo vivendo un momento un po’ di fiacca derivante da tante cose. Tuttavia, ho un rapporto straordinario e una stima infinita per lui».
Il rapporto con Walter Sabatini
«Sabatini è il calcio, non si discute. Sono entrato in questa industria da tifoso, ma non da industriale preparato, e lui mi ha subito inserito. È stato un mentore, un maestro, un accompagnatore straordinario. In pochi giorni ha costruito una squadra competitiva, tant’è vero che poi ci siamo salvati, facendo un girone di ritorno incredibile. Siamo ancora in ottimi rapporti, io nutro un’ammirazione per l’uomo e per la sua capacità di vedere cose che in pochi riescono a vedere».
Sulla multiproprietà
«Sono contrario alle multiproprietà. Ritengo che in generale i presidenti di una squadra di calcio debbano essere anche loro dei professionisti. Non ci può essere un giocatore che milita in una categoria in una squadra, e poi si presta anche ad un’altra squadra. Così vale per i giocatori, per gli allenatori, per i direttori sportivi, e quindi anche per i presidenti. La multiproprietà non è una cosa che mi si addice, perché metto sempre anima e cuore in quello che faccio. In questo momento sono concentrato sulla Salernitana. Amo la città, amo la tifoseria, e stravedo per tutto quello che stiamo facendo e che faremo ancora. L’entusiasmo è il segreto della mia vita».