OCHOA 6: inizia il match con due grandi interventi su Caputo e Cambiaghi. Non irreprensibile sul colpo di testa vincente di Cambiaghi. Qualche incertezza di troppo nel raccogliere timorosamente un paio di palloni vaganti in area. Su una di queste situazioni, la Salernitana subisce il secondo gol.
BRONN 5: sulle piste di Cambiaghi, un cattivo cliente sul quale esercita un’immediata pressione. Il giovane trequartista si sottrae alla marcatura, arretrando e cercando il fraseggio o l’iniziativa individuale tra le linee. Lo perde sul colpo di testa che vale il vantaggio empolese. Sempre in affanno quando gli sguscianti calciatori empolesi si materializzano dalle sue parti.
LOVATO 5: Caputo è il suo uomo, molto mobile, esce dalle linee e riesce a giocare sempre di sponda per favorire gli inserimenti dei compagni. Su una di queste iniziative guadagna un giallo per frenare l’incursione di Cambiaghi. Vede i fantasmi anche lui quando i padroni di casa puntano in velocità l’area granata.
PIROLA 6: Baldanzi è il suo uomo, ma lo prende in consegna solo quando non si abbassa troppo sulla trequarti granata. Sicuramente il più concentrato della retroguardia nei primi quarantacinque minuti. 46′ KASTANOS 6: entra e come gran parte dei suoi compagni non sembra avere le giuste motivazioni, riuscendo ad incidere quasi mai. Si accende a cinque minuti dalla fine con un’ ottima azione personale che impegna Vicari, sulla respinta interviene Piatek che trova la stoccata vincente.
SAMBIA 5: primi minuti di gioco un po’ confusionari nella gestione del pallone. Poi Sousa lo dirotta a sinistra e la prestazione continua ad essere impacciata e priva di intensità. 46′ DANILIUC 6: gli attaccanti empolesi danno pochi punti di riferimento, lui soffre con il resto della squadra ma è decisivo nel negare il raddoppio toscano. Ci mette tanto impeto, prova anche a trovare il gol sugli sviluppi di una palla inattiva.
VILHENA 6: concentrato e tenace in marcatura su Handerson, si fa trovare pronto davanti alla difesa quando l’Empoli elude il pressing granata. Prova a dare ordine alla manovra, ma la squadra non sembra molto accesa mentalmente. Gradualmente smarrisce anche lui la sua verve iniziale, anche se è uno dei pochi a mostrare lucidità in fase di possesso palla. 87′ NICOLUSSI CAVIGLIA S.V.
COULIBALY 5,5: gioca al piccolo trotto, quasi sulle punte, riuscendo raramente a produrre i suo strappi intrisi di temperamento e dinamismo. Giornata poco felice anche per lui. 67 BOHINEN 6: prova a dare ordine alla manovra, porta palloni nella metà campo dell’Empoli, smista la sfera e cerca di attaccare lo spazio.
MAZZOCCHI 6: lascia completamente libero Caputo su una palla inattiva, con Ochoa che si supera esibendo gli abituali riflessi. La sua prestazione sale di tono quando viene spostato sulla corsia destra, dove in più occasioni prova a creare superiorità numerica con alterne fortune. Uno degli ultimi ad arrendersi, prova a strappare ed anche a calciare due volte dalla distanza, ma non riesce a dare la giusta scossa alla squadra.
MAGGIORE 5,5: tanto dinamismo in fase passiva, con un occhio di riguardo per il temibile Marin, si abbassa sull’impostazione empolese e sporca diverse linee di passaggio. In fase di possesso, pur non smarrendo gli equilibri difensivi, cerca di dettare il passaggio cercando lo spazio senza palla. Dentro la partita, non sempre lucido nelle giocate. 46 PIATEK 6,5: il suo ingresso non muta più di tanto le dinamiche del match, ma ha il merito di riaprire la gara con un gran tiro di destro. Il gol gli trasmette una carica enorme e nel finale l’Empoli soffre la sua fisicità.
BOTHEIM 5: la squadra sembra scesa in campo per fare una partita di mera gestione, lui riceve pochi palloni ma neppure prova a trovare gli spazi in cui incidere. Cerca di farsi valere nel gioco aereo ma, fatto salvo l’impegno, non riesce quasi mai ad essere incisivo.
DIA 5: primo tempo mai nel vivo del gioco, fraseggia poco con una squadra troppo attendista e neppure riesce a rendersi protagonista delle sue giocate spiazzanti. Nervoso, poco ispirato, delude anche nei secondi quarantacinque minuti.
ALL.PAULO SOUSA 5: la squadra appare un po’ scarica, giochicchia, cerca di gestire la fase difensiva e finisce per consegnarsi ad un Empoli decisamente motivato e meritatamente in vantaggio al termine dei primi quarantacinque minuti. Le sostituzioni non mutano lo scenario del match, con i padroni di casa saldamente in controllo e la Salernitana costantemente in difficoltà a reperire le giuste motivazioni. Il gol improvviso di Piatek regala una speranza virtuale, ma la sua creatura odierna è stata la lontana parente di quella ammirata nelle ultime settimane. Il forcing finale è solo frutto di una tardiva reazione grintosa.