La nostra ‘Top11’ settimanale, schierata con il 3 5 2, è la seguente:
DI GREGORIO (MONZA): ad inizio stagione erano in tanti a non spiegarsi la sua titolarità rispetto all’emergente Cragno. Il campionato, gara contro il Napoli compresa, ha chiarito tutti i dubbi.
GENDREY (LECCE): attacca costantemente Zaccagni, che fatica ad entrare in partita. Non pago, serve a Oudin l’assist che vale il primo gol leccese.
WISNIEWSKI (SPEZIA): annulla Rebic e Giroud, sigla la rete che spalanca le porte al successo insperato contro il Milan. Giornata da incorniciare.
BREMER (JUVENTUS): un fattore sulle palle inattive, quando diventa difficile marcare la sua potente elevazione. Quarto gol stagionale ed elemento determinante nell’economia difensiva juventina.
CANDREVA (SALERNITANA): gioca quindici minuti con un’intelligenza calcistica difficilmente reperibile anche in serie A. Si smarca negli spazi, fraseggia con i compagni, castiga Sportiello con un tiro chirurgico.
CASTROVILLI (FIORENTINA): reduce da un lungo e doloroso infortunio, scende in campo con la voglia di spaccare il mondo e il desiderio di essere decisivo per le sorti della sua squadra. Un gol e un assist contro l’Udinese.
ESPOSITO (SPEZIA): geometrie nitide, temperamento nei contrasti, personalità spiccata esibita in occasione della punizione che chiude il match contro il Milan e permette ai liguri di rivedere la luce.
FAGIOLI (JUVENTUS): crescita costante del gioiellino bianconero, centrocampista versatile dal punto di vista tecnico-tattico. In possesso dello spunto che spacca la partita, ma anche della gamba necessaria a garantire un contributo importante in fase passiva. Qualità testimoniate nel vittorioso match contro la Cremonese.
OUDIN (LECCE): ha impiegato un intero campionato per trovare la collocazione tattica in grado di valorizzarlo: mezzala sinistra offensiva. Fondamentale a Roma con i suoi spunti e grazie alla doppietta realizzata con disarmante disinvoltura.
LUKAKU (INTER): incontenibile a livello fisico, sempre qualitativo e temperamentale, vince quasi da solo il match contro il Sassuolo. Doppietta per lui e tanta voglia di recitare da protagonista anche in Champions League.
MOTA (MONZA): un martello che non concede tregua alla difesa del Napoli. Cinico nell’azione del vantaggio monzese, sempre abile ad attaccare la profondità e a puntare l’uomo, è presente in quasi tutte le azioni offensive dei brianzoli.
ALL.SEMPLICI (SPEZIA): abbastanza complicato assegnargli chance salvezza dopo la sconfitta maturata a Cremona. Ha saputo compattare e motivare il gruppo, apparso leonino e concreto contro il Milan. Tre punti di orgoglio e la permanenza in serie A non è più soltanto un sogno.