Roma – Salernitana, in programma domani pomeriggio all’Olimpico, sarà anche un incrocio speciale tra Ola Solbakken ed Erik Botheim. I due norvegesi, infatti, si ritroveranno per la prima volta da avversari, dopo aver condiviso lo spogliatoio del Bodo/Glimt nel 2021.
Il titolo norvegese
Un’annata decisamente indimenticabile per entrambi gli attaccanti. Il Bodo chiuse l’anno solare con la vittoria della Eliteserien, portando a casa il secondo titolo consecutivo in patria. E Botheim, arrivato dal Rosenborg, fu capocannoniere dei gialloneri segnando 15 gol in 30 partite, piazzandosi quarto nella classifica marcatori.
Solbakken fu un altro uomo chiave nella cavalcata dei ragazzi di mister Knutsen, con uno score di 6 gol e 4 assist in 26 presenze. Il classe ’98 arrivò così a vincere il suo secondo campionato norvegese (entrambi con il Bodo), mentre Botheim portò a casa il terzo titolo, dopo i due vinti con il Rosenborg nel 2017 e nel 2018.
La Roma nel destino
Ciò che più rimane nella memoria degli appassionati, però, è il cammino europeo di quel Bodo/Glimt. Che, ironia della sorte, incrociò proprio la Roma di José Mourinho ai gironi di Conference League. Il primo confronto, datato 21 ottobre 2021, resta anche il più clamoroso, perché il Bodo si impose con un netto 6-1 sui giallorossi: Botheim e Solbakken segnarono una doppietta a testa, e i giallorossi uscirono con le ossa rotte dall’Aspmyra Stadion.
Si trattò, senza mezzi termini, di una delle peggiori sconfitte della storia giallorossa. Due settimane dopo, il 4 novembre, si giocò il ritorno all’Olimpico e la Roma fu nuovamente messa in grande difficoltà dai norvegesi: 2-2 il risultato finale, con i padroni di casa costretti a ristabilire due volte la parità grazie ad El Shaarawy e Ibanez. Anche in quel caso, in gol Solbakken e Botheim per i due momentanei vantaggi gialloneri.
Le due compagini chiusero il girone C con la qualificazione – Roma prima e Bodo secondo – prima di ritrovarsi ai quarti di finale. I norvegesi arrivarono all’appuntamento dopo aver battuto Celtic agli spareggi e AZ Alkmaar agli ottavi, mentre i giallorossi saltarono un turno e superarono solo il Vitesse.
La sfida ad eliminazione diretta fu però giocata dal solo Solbakken, rimasto a Bodo anche nel 2022. Botheim, invece, firmò con il Krasnodar a inizio anno solare, non potendo così disputare la fase ad eliminazione diretta. Oltre al danno arrivò anche la beffa, poiché in realtà il classe ’00 non scese mai in campo con la maglia dei russi, legandosi poi in estate alla Salernitana.
In ogni caso, la Roma riuscì a passare il turno, ma non prima di perdere nuovamente in Norvegia. A Bodo finì 2-1 per i gialloneri, ma nella Capitale i giallorossi ribaltarono la contesa con un sonoro 4-0 grazie al gol di Abraham e alla tripletta di Zaniolo. Solbakken – assente all’andata – giocò solo la gara di ritorno, vinta dai giallorossi che solo quattro giorni prima batterono 2-1 all’Olimpico – in rimonta – la Salernitana di Davide Nicola.
Il quale, qualche mese dopo, abbracciò Botheim, legatosi ai granata nel ritiro di luglio a Jenbach. Il norvegese fu tra i primi colpi di mercato di De Sanctis, dopo un’esperienza da 22 gol in 46 partite con il Bodo/Glimt. Per Solbakken, invece, l’approdo in Italia è arrivato mezza stagione più tardi: nonostante l’interesse di tanti club (Napoli su tutti), l’attaccante mancino è rimasto in Norvegia per tutto il 2022, prima di firmare con la Roma a novembre e cominciare ufficialmente l’avventura giallorossa da gennaio 2023.
Domani, ad un anno e mezzo di distanza, i due si ritroveranno sullo stesso campo da avversari: Ola con la maglia della squadra punita tempo fa, Erik dall’altra parte del campo.