La nostra ‘Top11’ settimanale, schierata con il ‘3 4 1 2’, è la seguente:
DI GREGORIO (MONZA): la continuità e l’essenzialità sono la cifra dominante del suo repertorio. Attento sulle conclusioni di Berardi e Bajrami, contribuisce a conservare i tre punti preziosi conquistati dai compagni.
DI LORENZO (NAPOLI): si conferma uno dei principali leader emotivi e tecnici della corazzata di Spalletti. Difende, spinge e costruisce gioco, realizzando contro l’Inter un gol da far impallidire anche un provetto trequartista.
BUONGIORNO (TORINO): la sua crescita esponenziale è sotto gli occhi di tutti. Implacabile in marcatura, insidioso sulle palle inattive, produttivo quando si sgancia in avanti e veste i panni di assist man per Sanabria.
LUPERTO (EMPOLI): nasconde il pallone a Vlahovic, letale quando si spinge con la sua prestanza fisica nei sedici metri bianconeri.
CANDREVA (SALERNITANA): ‘Mastantonio’ ci ha preso gusto a realizzare gol importanti ed esteticamente pregevoli. Il pallonetto morbido in corsa che punisce Rui Patricio è pura delizia per gli amanti del calcio. Sempre nel vivo del gioco, indispensabile nei meccanismi tecnico-tattici di Sousa.
ANGUISSA (NAPOLI): il Napoli ha stravinto il campionato, lui non si accontenta e martella l’Inter, sin dal primo minuto, con le sue percussioni e gli inserimenti improvvisi. Rabbiosa la conclusione che piega le mani di Onana e porta in vantaggio i partenopei.
PESSINA (MONZA): grande campionato dell’ex atalantino, che si esprime su alti livelli sia da centrocampista basso, sia recitando da trequartista. Come testimonia l’ottimo inserimento in area del Sassuolo, seguito da uno stop perfetto e dal tiro in diagonale che non lascia scampo a Consigli.
AKPA AKPRO (EMPOLI): indemoniato contro la Juventus, pressa a tutto campo, attacca gli spazi, corre per due, salta in corsa Bremer e serve un cioccolatino già scartato a Caputo.
DIAZ (MILAN): quando il Milan necessita di qualità ed imprevedibilità, trova nell’estroso spagnolo il trequartista in grado di fare la differenza. Una rete e due assist contro la Sampdoria, per la gioia dei fantacalcisti.
GIROUD (MILAN): nei sedici metri, per scaltrezza, potenza fisica e acrobatica e senso del gol, ha pochi rivali. Se ne accorge anche la povera Samp, che assiste alla sua tripletta.
CAPUTO (EMPOLI): in Toscana ha ritrovato la voglia di essere ancora protagonista. Fa ammattire ancor di più una difesa juventina già tramortita dalla penalizzazione comminata mezz’ora prima dell’inizio della gara. Doppietta per lui e pericolosità costante in quasi tutte le iniziative offensive empolesi.
ALL.ZANETTI (EMPOLI): grande campionato della sua creatura e finale in crescendo. Giovani valorizzati dal gioco espresso della squadra, veterani considerati sul viale del tramonto che continuano a stupire. Contro la Juve ottiene una vittoria schiacciante, al termine di una prestazione quasi perfetta dal punto di vista tecnico-tattico.