Tutto quasi in ghiaccio ad una sola giornata dalla fine, nella quale scopriremo chi sarà la terza squadra a retrocede nella serie cadetta.
Passerella d’onore sulla sponda doriana, con il pubblico che applaude e celebra un campione di nome Fabio Quagliarella.
Un pareggio tra Sampdoria e Sassuolo all’insegna dei gol, con una raffica di reti nei primi undici minuti.
L’autorete di Erlic implica un pari al sapore di onore, per un campionato assai doloroso per i blucerchiati.
L’Udinese e gli spaventi di un anno fa, spazzati via con un atteggiamento diverso e a salvezza acquisita.
Una sorta di conto in sospeso da regolare per la Salernitana, nonostante lo svantaggio di due reti che fa pensare nuovamente al peggio.
Kastanos di precisione suona la prima nota, il solito Candreva pareggia i discorsi, mentre allo scadere è il gol dell’ex a far cantare l’Arechi.
Completamente in estasi uno stadio capace di urlare un solo nome, quello di Troost-Ekong al minuto 96.
A valanga il Torino allo stadio “Picco”, grazie ad un sonoro poker che complica i piani salvezza per lo Spezia.
Illusione Roma in versione turnover, perché quello di Mourinho è un autentico “all-in” in vista della finale di Europa League a Budapest.
Il faraone apre, mentre la rimonta viola è completata nei minuti finali grazie Jovic ed Ikoné.
Ritmo forte sin da subito, nel tentativo di imporre la propria legge tra le mura amiche di “San Siro”.
Lukaku e Barella ribadiscono la volontà interista, con un’Atalanta che risponde in modo timido grazie a Pasalic.
Il solito Lautaro in stato di grazia per il 3 a 1, ma una menzione speciale va di diritto al super gol di Luis Muriel da lunga distanza.
Illusione Gaich e incubo Stojanovic, nel feudo veronese dove tutto è rimandato alla sfida con il Milan.
Napoli spietato all’inizio con il solito Osimhen, raggiunto da una delle tante rivelazioni del campionato di nome Ferguson e dal ritorno al gol di De Silvestri.
A Monza una vittoria del Lecce tutta cuore, piena di significati e romanticismo calcistico, ottenuta all’ultimo respiro.
Dagli undici metri ci pensa Lorenzo Colombo a mettere in ghiaccio la salvezza, con Baroni in lacrime con una dedica al padre scomparso di recente.
Festival del gol anche all’Olimpico per Lazio e Cremonese, con Hisay e Milinkovic-Savic che aprono le danze biancocelesti.
Cremonese in grado di pareggiare i discorsi, costretta poi ad arrendersi al secondo gol del “Sergente” di Maurizio Sarri.
La sfida dell’Allianz Stadium porta la firma di Olivier Giroud, perché il suo colpo di testa vale la Champions League in modo matematico.
Juventus aritmeticamente fuori dal quarto posto, in attesa di ulteriori sviluppi sul fronte extra campo.
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