Il designato speciale e il caos arbitrale Uefa

Ultimo giro, ultima corsa! Domani sera, allo stadio “Zini” di Cremona, si giocherà l’ultima giornata di un campionato – a tratti anomalo, per varie vicissitudini – che ha ben poco da dire in termini di verdetti, se non nei bassissimi fondi della classifica. Aspetto che non riguarda, nel modo più assoluto, le due compagini in questione: la Cremonese da un lato, già retrocessa da un paio di settimane, e la Salernitana dall’altro, che naviga in acque tranquille già da – quasi – un mesetto. Pertanto, Rocchi ha deciso di affidare la gara a Daniele Perenzoni di Rovereto, alla sua prima stagione alla Can. Designazione scontata, vista la posta in palio.

Perenzoni, classe 1988, sarà alla sua seconda presenza nel massimo campionato italiano, avendo diretto una sola gara fino ad oggi – Monza Spezia del 09/10/2022 – frutto di una stagione a dir poco deludente; di lui conosciamo ben poco e, fatalità, quel poco non è per nulla positivo. Nella sua carriera arbitrale, infatti, si è macchiato di un errore tecnico ‘certificato’ – quello nella gara di lega pro, Cuneo Entella, del novembre 2018, che portò alla ripetizione della stessa – e di un ‘quasi’ errore tecnico per analogo motivo – quello nella gara di serie b, Modena Cagliari, del 03/02/2023 – scampato per un ricorso presentato in ritardo dalla società sarda. In entrambi i casi, l’arbitro trentino ha estratto il secondo cartellino giallo ai danni di un calciatore, senza comminargli la conseguente espulsione (fattispecie smentita furbescamente (?) da Perenzoni, nel match di Modena, non avendola riportata nel referto di fine gara).

Detto di Perenzoni e rimanendo in tema di ‘caos arbitrale’, non è un buon momento per la commissione arbitri Uefa, costretta a fronteggiare nelle ultime ore sia le accuse per la contestata direzione di Taylor – nella finale di Europa League tra Roma e Siviglia – che la bravata – o presunta tale – commessa dal polacco Marciniak, inizialmente designato per la finale di champions che vedrà affrontarsi City ed Inter, il prossimo dieci giugno. Sul polacco gravano pesanti accuse, ovvero, quelle di aver partecipato ad un comizio di estrema destra – inneggiante all’odio verso gay, ebrei, unione europea ed aborto – con tanto di tuta rappresentativa Fifa. Nelle prossime ore Rosetti, Uefa e, a questo punto, la Fifa – coinvolta indirettamente nello scandalo – comunicheranno la loro decisione a riguardo, anche se stando alle ultime indiscrezioni, parrebbe che l’arbitro abbia chiesto scusa e, dunque, confermato a dirigere il match.

Riguardo ad Anthony Taylor, mi sia concessa una considerazione personale: le vergognose immagini che stanno girando in rete nelle ultime ore, sono una sconfitta per l’intero movimento calcistico mondiale. Vedere un arbitro che, a distanza di 24 ore dal match diretto, si ritrova in aeroporto in compagnia di moglie e figlia, circondato da decine di teppisti con l’intento di aggredirlo, è quanto di più agghiacciante possa esistere. Credo che sia giunto il momento che i tesserati moderino toni – José Mourinho docet – e comportamenti, onde evitare di essere loro stessi un pessimo esempio per i tifosi e, ancor peggio, per i più piccoli. La violenza va combattuta, non fomentata! Che sia verbale o fisica, poco importa. Si ponesse la parola ‘fine’ ad autentici teatrini inscenati in panchina o nei garage/tunnel degli stadi. La Uefa, a caratteri cubitali, inneggia alla parola ‘RESPECT’! Non basta uno slogan, urgono punizioni esemplari.

Tempi duri, dunque, per gli arbitri soprattutto in ambito internazionale. Come andrà a finire? Lo scopriremo nelle prossime ore.