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Quasi sipario sul campionato di Serie A, con un saluto che manda la maggior parte di voi in vacanza in attesa di uno spareggio.

Qualche anomalia anche quest’anno sul fronte extracampo, risultati in bilico fino all’ultimo, nell’attesa di rivivere nuovamente queste fantastiche emozioni.

Ripercorriamole allora, come sempre in questa tipologia di articolo su SoloSalerno, partendo dal “Mapei Stadium”.

In attesa di volare verso Praga, per un sogno impronunciabile sulle ali della scaramanzia, la Fiorentina cala il tris ai danni del Sassuolo.

Di misura poi, in modo semplice e deciso, nella casa granata del Toro di Juric dove Brozovic regala il terzo posto all’Inter.

Ibrahimovic e il sipario sul calcio giocato (Ansa.it)

La stessa Inter che ora può pensare alla finale di Champions League, contro il Manchester City di Pep Guardiola.

Una prestazione non all’altezza, magari con la testa già lontano dai campi di serie A, perché a Cremona la Salernitana cade sotto i due colpi della Cremonese.

A ribadire la propria volontà, la Lazio di Sarri vittoriosa al “Castellani” di Empoli, perché Romagnoli e Luis Alberto consolidano il secondo posto in classifica.

È festa, una serata storica a Napoli per il sogno partenopeo, nella loro casa dove finalmente giunge lo scudetto tanto desiderato.

Il solito bomber Osimhen in gol, seguito da una rete fantastica del subentrante “Cholito” Simeone.

Spettacolo puro a Bergamo grazie al festival del gol, perché il tabellino dei marcatori recita il numero di gol che equivale a 7.

Scatenato Koopmeiners in apertura con due reti, mentre il Monza risponde con un fantastico tiro a giro di Colpani.

È il momento forse più bello ed emozionante per un giocatore, quando un tiro da centrocampo si trasforma in un super gol e in un pallone sotto il proprio braccio.

Il solito Hojlund non manca all’appello, e nemmeno il gol dell’ex di Petagna, con la chiusura di Luis Muriel per il quinto gol sotto la pioggia del “Gewiss”.

Anche in Salento nessuno vuole mollare, in nome di un onore fino alla fine della stagione.

Un’annata che premia il coraggio del Lecce, in gol per due volte grazie a Banda e Oudin.

Il Bologna è in grado di rispondere però, a caccia di un nono posto che alla fine ha il profumo di storia, al novantaseiesimo grazie alla firma di Ferguson.

Dybala regala la qualificazione in Europa League alla Roma (Romagiallorossa.it)

A distanza sul filo delle emozioni, a Milano e Roma per obiettivi diversi, tra Europa League e lotta salvezza.

Dal dischetto il sinistro magico di Giroud, con una risposta veronese grazie alla testa di Faraoni.

Scende poi in campo Leao fresco di rinnovo, perché la sua doppia firma contro l’Hellas Verona vale il tris finale.

Ibrahimovic e il saluto, un addio al calcio che non avremmo mai voluto sentire nella cornice di San Siro saluta.

Solo sei minuti per passare in vantaggio all’Olimpico di Roma, perché Nikolaou porta in vantaggio lo Spezia di Leonardo Semplici.

Ci pensa poi Bove a far cantare nuovamente i tifosi giallorossi, mentre Dybala dal dischetto chiude i giochi e rincuora tutti con un posto in Europa League.

Juventus che chiude il cerchio con un gol di Federico Chiesa, di misura e a giro, per una Conference League che attende il verdetto della Uefa.

Non è del tutto finita, perché la chiusura definitiva su questo campionato spetta allo spareggio, dove Hellas Verona e Spezia sono pronte all’ultima battaglia.

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